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Era una casa molto carina e… di prima mano

Da Largo Cevasco in direzione dell'anfiteatro, o meglio, Teatro Alessandrino

Parco Palatucci, ingresso da Largo Cevasco in direzione dell’anfiteatro o meglio Teatro Alessandrino.

Ricordate la canzone per bambini di Sergio Endrigo “La casa”?

Era una casa molto carina
Senza soffitto, senza cucina
Non si poteva entrarci dentro
Perché non c’era il pavimento
Non si poteva andarci a letto
In quella casa non c’era il tetto
Non si poteva fare pipì
Perché non c’era il vasino lì
Ma era bella, bella davvero
In via dei Matti numero zero.

Prima mano dipinta di rosa la casetta Acea in Largo Cevasco, con apposto un numero civico mai visto in precedenza.
Poltrona, sdraietta, immondizia, manufatti, con cartello stradale, sempre allo stesso posto a cui si è aggiunto tra ieri e oggi un murales. Ma domani gli operai daranno la seconda mano, prima delle ore 19, ora dell’inaugurazione dei lavori al Teatro Alessandrino (per la gente del quartiere, semplicemente “anfiteatro”) e nei giorni a seguire?

Qualche passo e sulla sinistra una delimitazione con nastri, buca?, non si capisce.

Sulla destra e a sinistra due cartelli: la via Francigena e il Platano, se volete leggere gli improperi allargate le foto. Tutti vedono, leggono, sorridono, speriamo che le autorità domani sera abbiano tempo di dare una sbirciata allo scritto con pennarelli e cambino i cartelli.

Dieci metri e la bellezza dell’anfiteatro, pardon Teatro Alessandrino ristrutturato. foto.
La via dei Matti – è risaputo – è piccolina e termina lì.

Incontro un amico e facciamo due passi a ritroso verso il laghetto del parco Palatucci, I getti d’acqua del laghetto sono in funzione, sembra che l’acqua sia pochina ma sarà colpa della stagione estiva.
Il mio amico condomino, amante del taglio alberi appena appena sofferenti nel nostro giardino, mi indica una palma completamente secca e un fico senza corteccia oltre che senza foglie. Ma gli operatori saranno distratti quando transitano lì vicino.

Ma guarda guarda, il fu sotto muretto perimetrale del laghetto è scomparso. Ho ragionato e pensato: il cemento per riparare il muretto costa caro? Il varco serve per pulire la grata dove scorre l’acqua? Ma la grata è già per metà ostruita. Gli animali acquatici si fanno la scappatella notturna? Le tartarughe vanno a fare acquisti alla Conad?

Ma siamo seri, se c’e’ un varco così grande gli animali possono uscire e quante persone con amore li rimetteranno dentro il loro recinto?

Forse non ho visto bene, la via dei Matti passa anche dal laghetto… era bella, bella davvero, al numero civico 0… la casetta.

Buona serata. Ma che tristezza dirà il mio amico Angelo Cinat.


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