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Europa e Italia

A proposito del voto contrario al Parlamento Europeo all'Italia sulla mancata Registrazione ai Comuni dei figli di coppie omosessuali

Dopo le difficoltà sul PNRR, sul MES, sugli immigrati, il Governo Italiano, il nostro Governo, ha incassato un voto contrario al Parlamento Europeo su un aspetto importante, relativo alla Stato di Diritto nel nostro Paese, quello che riguarda la mancata Registrazione ai Comuni dei figli di coppie omosessuali.

Vorrei partire dai dati.
Ungheria e Polonia, due democrazie molto più giovani della nostra, con condizioni al contorno molto complesse, hanno subito da UE richiami e anche espulsioni da Gruppi Parlamentari, per la loro incapacità di confrontarsi nella ricerca di un compromesso, con i Responsabili Europei: gli standard di riferimento politico per questi è distante obiettivamente da quelli maturati a Budapest e Varsavia.La politica è sempre ricerca di compromessi più ampi, più inclusivi, ma purtroppo talvolta non è così.
Credere in obiettivi comuni significa cercare di rendere le distanze di ciascuno compatibili con quelle degli altri, rinunciando sicuramente al preconcetto che dentro casa nostra dobbiamo comandare noi e basta.

Abbattere i muri è uno strumento che porta civiltà, civilizzazione, pace: è dimostrato.
Sul problema specifico dello Stato di Diritto, a me italiano dispiace molto essere additato come un violatore di diritti, un discriminatore tra cittadini di serie A e B.
Credo profondamente che siamo tutti uguali, in dignità, in doveri e in diritto.
Ma allora? Miriam e Guido, due amichetti del mio nipotino, stupendi e gioiosi, sereni e curati, educati ad accogliere e a dare amicizia, sono figlu di due coppie omosesduali: perche’ devono essere per legge diversi da mio nipote?
Mi si risponde che loro non sono figli dei veri genitori, che invece si qualificano come tali, perche’ si nasce solo se si incontrano due persone di sesso diverso, e quelli sono i veri papa’ e mamma!
La mia esperienza di volontario e quella di mia moglie pedagogista da 50 anni mi invitano a ragionare con piu’ discernimento.
E’ un conto avere il dono di dare la vita, di far nascere, un conto, purtroppo in tantissimi casi (v. ISTAT), e’ essere generativi, donare cura e attenzione, fare spazio alle tue giornate per creare spazio vitale ad un bambino che ami. E lo educhi, lo cresci, lo aiuti nei suoi dubbi, lo rassereni nelle sue angosce.
Quanti genitori naturali fanno tutto questo? Quanti genitori eterosessuali vivono il loro rapporto di amore “fino a che morte non li divida”?
Sono per il matrimonio fra due esseri etero che si amano, è questo il riferimento.
Ma un papà e una mamma che adottano un bambino ucraino, lo crescono con amore, attenzione e cura, sono due genitori generativi? Eppure non sono i genitori naturali.
E ci piace vedere adozioni, anzi ci battiamo per facilitarle, perche’ nel nostro cuore abbiamo al centro gli interessi profondi del bambino, del nostro futuro! Non andiamo a vedere i pedigree e dli atti di provenienza!
A noi interessa la cura, la generatività e l’amore.

Nel gruppo della scuola materna del nostro nipote sono in 16. 6 bambini sono accuditi dai nonni, 2 da zii, Miriam da una coppia di donne e Guido da una di uomini. I restanti 6 sono “normali”, cioe’ rientrano negli standard che noi abbiamo in testa: figli gestiti dai loro genitori, non separati, momento per momento.
Il mio nipotino non privilegia alcuno dei 16 bambini, gioca e dialoga con tutti, racconta di loro, della voglia di vivere. Solo una cosa sottolinea ogni tanto: all’uscita, non tutti sono contenti di andare a casa! Immaginate quali possono essere?
Allora, concludendo: siamo educati agli standard di vita dei nostri avi, abbiamo credi religiosi e convinzioni politiche piu’ o meno rigide. Ma, se vogliamo fare passi avanti, tutti insieme, dobbiamo interrogarci, chiederci cosa vuol dire avanzare nei nostri valori, cercare di fare un mondo migliore.
Non possiamo togliere diritti a chi non ha responsabilità nella vita di chi li ha preceduti, non possiamo far pagare a ciascuno presunte colpe di altri. Nasciamo degni e dobbiamo crescere come tali, verso noi e verso tutti gli altri.
E a chi obietta: “Ma noi siamo Cristiani!”
Replico: “Ma i Portoghesi, i Tedeschi, i democratici europei, non lo sono? Forse loro hanno cominciato prima a farsi domande e a chiedersi cosa vuol dire Leggere il Segno dei Tempi. E hanno votato contro l’Italia al Parlamento Europeo!
I creatori di steccati non mi piacciono.
Voglio essere Italiano, ma libero, integrato e rispettoso di tutti”.


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