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Fabri Fibra escluso dal cast del Concertone del Primo Maggio

La decisione dei sindacati arriva dopo la lettera di protesta dell'associazione femminista Dire

A poche settimane dal consueto appuntamento con il Concertone del 1 maggio 2013 arriva una notizia che potrebbe compromettere la buona riuscita della manifestazione. Solo di qualche giorno fa l’annuncio della presenza sul mega-palco di piazza San Giovanni del rapper Fabri Fibra, un bel colpo per l’organizzazione capitanata da Marco Godano che in questo modo avrebbe attirato alla manifestazione una bella fetta di pubblico tra le nuove generazioni.

Ma il controverso personaggio nel corso della sua carriera a causa delle sue rime taglienti è finito sulla lista nera di trasmissioni ed eventi di vario genere, così questa volta dovrà fare a meno anche di prendere parte al concerto del 1 maggio.

fabri-fibrajpgLa decisione dell’esclusione di Fabri Fibra dal cast arriva direttamente dai sindacati, dopo aver ricevuto una lettera di protesta da parte dell’associazione femminista “Dire” che definisce la scelta di invitare il rapper al concertone del Primo Maggio “grave e inopportuna”, poiché  nei testi delle sue canzoni divulga ”messaggi sessisti, misogini, omofobi e canta l’apologia della violenza contro le donne”.

L’associazione ha preso ad esempio due famose canzoni dell’artista ‘Su le mani’ dove “alcuni passaggi esaltano la violenza con riferimenti a una dolorosissima vicenda che scosse l’Italia negli anni ’80 e che contò 16 vittime” (è citato Pacciani ndr), e ‘Venerdì 17′, in cui ”canta lo stupro e l’assassinio di una bambina di 12 anni ed esalta azioni violente contro le donne”.

“Qual è la motivazione di questa scelta dei sindacati? – si chiede Dire – E’ opportuno che si divulghino dei messaggi violenti in occasione del concerto del Primo Maggio, a cui assisteranno molti giovani e molte giovani, e che ancora una volta si faccia spettacolo con la violenza contro le donne?”.

Fabri Fibra replica così sul suo profilo Facebook: “Nei miei testi forse non tutti ci leggono l’impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla. Il Primo Maggio è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali.”

Caro Fabrizio Tarducci (vero nome del rapper) siamo tutti d’accordo che la musica rap possa aiutare i ragazzi a tirare fuori le loro emozioni e raccontare quello che li circonda in maniera diretta e senza filtri, comunque sarebbe “carino” non incitare alla violenza sulle donne tanto a quello ci pensano già da soli troppo spesso.


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