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Fermato cinese con documenti falsi

Prestava denaro a un tasso del 45%

Un normale controllo di polizia stradale del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e del IX Gruppo ha permesso di fermare un cinese di 38 anni e scoprire che gestiva un giro di documenti falsi e, probabilmente, anche di usura. L’auto è stata intercettata a via Casilina nei pressi di piazza Lodi: è lì che l’uomo ha mostrato agli agenti della Polizia Roma Capitale una patente che è sembrata palesemente contraffatta.

Questo elemento ha spinto i vigili a un accurato esame di tutti gli altri documenti di guida. Anche il contrassegno e il certificato assicurativo sono risultati falsificati. Le indagini si sono allora estese a un albergo, nei pressi della stazione Termini, dove l’orientale ha dichiarato di essere domiciliato.

Proprio nella stanza dell’hotel gli agenti hanno rinvenuto altre due patenti e due carte di identità, tutte quante con la foto dell’uomo ma intestate a nominativi differenti. Intuendo che il cinese potesse nascondere altre attività criminose, i vigili sono quindi ricorsi all’ausilio di un interprete.

Le traduzioni hanno permesso di sequestrare anche un iPod, utilizzato come agenda, che conteneva nomi e somme riconducibili a un presunto giro di prestiti di denaro a tassi di usura intorno al 45%. Considerati i precedenti specifici di falso materiale e il pericolo di fuga, l’uomo è stato portato nel carcere di Regina Coeli in stato di fermo per il prosieguo delle indagini.


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