Fuga dalla paura: prima costretta a rapporti sessuali e violenza, poi il coltello al costato

La donna è riuscita a scappare notando una pattuglia della polizia locale

Irma, nome di fantasia, ha vissuto un incubo che sembrava non avere fine: minacce di morte, violenze fisiche, rapporti sessuali imposti e umiliazioni costanti.

A 48 anni, è riuscita finalmente a scappare da quel tormento, trovando un’insperata via di fuga grazie a una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale, in servizio nella zona di Castel Romano. È lì, lungo la trafficata Pontina, che Irma ha raccolto tutto il suo coraggio, facendo una manovra disperata e chiedendo aiuto.

A pochi centimetri da lei, in auto, sedeva il suo aguzzino, un uomo di 42 anni, armato di coltello e pronto a farle del male ancora una volta. L’uomo aveva già scontato 7 mesi di carcere per le violenze inflitte a Irma, ma la donna, con il cuore spezzato e la speranza di un cambiamento, gli aveva concesso un’altra possibilità.

Quella scelta, però, l’aveva condotta nuovamente nell’inferno: il 42enne era tornato a picchiarla, costringendola a soddisfare i suoi desideri sessuali e minacciandola di morte se avesse provato a sottrarsi.

Il dramma ha raggiunto il suo epilogo ieri pomeriggio, quando Irma, al volante della sua Lancia Y, è stata aggredita nuovamente durante l’ennesima lite.

L’uomo le ha puntato un coltello al costato, ma, vedendo una pattuglia della polizia locale in servizio nei pressi del campo nomadi di Castel Romano, Irma ha fatto un gesto disperato:

una manovra improvvisa per avvicinarsi agli agenti e chiedere soccorso. La mossa ha scatenato la furia del suo aguzzino, che ha tentato di aggredire anche i poliziotti.

Il 42enne è stato immediatamente bloccato e trasferito negli uffici del gruppo di sicurezza pubblica emergenziale, per poi essere condotto in carcere. Irma, ancora sotto choc, è stata confortata dagli agenti, che hanno richiesto l’intervento del personale sanitario per medicare le ferite subite. La polizia locale ha attivato la procedura del “codice rosso”, riservata alle donne vittime di violenza, per garantire a Irma la protezione necessaria.

Sull’episodio è intervenuto anche il sindacato unitario lavoratori polizia locale, attraverso le parole del segretario romano Marco Milani: “Ancora una volta, l’intervento tempestivo dei colleghi dimostra come le polizie locali siano una presenza fondamentale nei territori urbani, un vero punto di riferimento per i cittadini in situazioni di emergenza.

Tuttavia, nonostante questa funzione di forza di polizia, manca ancora il dovuto riconoscimento giuridico. Chiediamo al governo Meloni una riforma coraggiosa che equipari le polizie locali alle altre forze dell’ordine e al sindaco Gualtieri una contrattazione che valorizzi il loro ruolo, distinguendolo da quello degli altri impiegati comunali”.


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