Giochi e scommesse pericolosi? E il Governo li aiuta – L’imprevista bacchettata di Napolitano alle toghe – Terrorismo, sabotaggio, autocombustione – Scandalosa Cristina
Giochi e scommesse pericolosi? E il Governo li aiuta
“I “giochi slot”, le scommesse, le lotterie – continua a martellare la pubblicità – sono pericolosi perché possono condurre alla dipendenza e perché possono coinvolgere anche minori di diciotto anni”.
Più che giusto ed opportuno. Peccato, però, che il primo ad infischiarsene sia proprio il Governo. Il quale infatti, in uno dei suoi tanti emendamenti fatti approvare nella cosiddetta “Legge di stabilità”, ha teso una generosa mano ai vari concessionari e abusivi del settore. Per la “Sisal”, ad esempio, società concessionaria presieduta dall’ex Ministro delle Finanze Augusto Fantozzi e controllata dalla “holding” lussemburghese “Gaming invest”, è stato deciso di adottare “ogni misura utile al sostegno dell’offerta” del “Superenalotto” e, quindi, di aumentarne l’ammontare delle vincite. Ma poi, per i circa settemila punti di scommesse fino ad oggi privi di concessione statale, la possibilità, pagando una determinata somma entro fine gennaio prossimo, di entrare in quel circuito ufficiale e legale che annovera, già da solo, 7.400 punti. Un incredibile raddoppio, dunque, solo allo scopo di assicurarsi maggiori entrate fiscali, cinicamente, sulla pelle di centinaia di migliaia di cittadini malati di ludopatia. Con una ciliegina, inoltre, sulla torta avvelenata: quando si dovranno indire le gare per le nuove autorizzazioni e per il rinnovo delle vecchie interverrà una commissione composta di cinque membri, inclusi magistrati e avvocati in pensione. Anche magistrati,sì. Con tanti saluti, cioè, alla decisione presa in “pompa magna” di vietare l’affidamento di incarichi pubblici ai pensionati dello Stato. Vergogna. Doppia, tripla vergogna.
L’imprevista bacchettata di Napolitano alle toghe
“Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – presiedendo per la prima volta il “plenum” del nuovo Consiglio superiore della magistratura – è stato di una durezza imprevista. Sintetizzando, infatti, ha detto basta ai pubblici ministeri troppo protagonisti e politicizzati e ai giudici lenti e scarsamente professionali, basta ad un’Associazione nazionale magistrati che continua a resistere in modo corporativo alle necessarie riforme organiche, basta ad un organo di autogoverno delle toghe condizionato da correnti diventate gruppi di potere e privo di rigore, misura, obiettività e imparzialità”.
Sembra che i membri del nuovo Consiglio superiore della magistratura abbiano ascoltato a testa bassa la reprimenda del Presidente della Repubblica. E, fino ad ora, non c’è stato, da parte di qualche membro dell’organo di autogoverno, alcun commento di sorta. Anche se un giornalista ha creduto di captare, al termine del “plenum” un sottovoce “Meno male che se ne sta per andare”. Invece di ringraziarlo per avere detto quello che ha detto non prima, ma ora che sta per andarsene.
Terrorismo, sabotaggio, autocombustione
“Dopo gli incendi presso Firenze prima e presso Bologna poi – sulla linea ad “Alta velocità” Roma-Milano – il Ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi, si è detto convinto trattarsi di nuovo terrorismo”.
Il “premier” Renzi, però, è subito intervenuto a correggerlo. “Nessun atto di terrorismo, solo atti di sabotaggio”. State sereni, insomma: magari si è trattato, addirittura, di autocombustione.
Scandalosa Cristina
“Cristina di Borbone – la sorella di Re Felipe VI di Spagna – è stata rinviata a giudizio dal Tribunale di Palma de Maiorca, insieme con suo marito e altre sedici persone, per malversazione di fondi pubblici, frode fiscale e riciclaggio”.
Uno scandalo che in Italia non si verificherà mai. Ma solo perché non c’è più la monarchia.
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