Giubileo: approda in Parlamento il piano per alleggerire il traffico romano
Il M5S chiede di estendere lo smart working. Silvestri: "Roma è già in uno stato di evidente difficoltà”Con l’avvicinarsi del Giubileo, Roma si trova a fare i conti con un’agenda serrata di cantieri di riqualificazione e una crescente preoccupazione per l’imminente aumento del traffico.
Da dicembre, infatti, la Capitale accoglierà milioni di turisti e pellegrini, aggiungendo ulteriore pressione a una città già congestionata.
I piani per alleggerire la viabilità cittadina arrivano fino ai piani alti del Parlamento, dove Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, ha acceso i riflettori su una proposta strategica: estendere lo smart working per alleviare l’impatto della mobilità.
Silvestri, deputato romano, ha dichiarato di essere al lavoro su un emendamento alla legge di bilancio che incentivi il lavoro agile per i residenti della Città Metropolitana di Roma Capitale, sia nel settore pubblico che nel privato.
“Visti i potenziali disagi alla mobilità a carico dei romani, sto preparando un emendamento con cui chiedo il potenziamento del lavoro fluido e dello smart working per il settore pubblico e privato” ha spiegato Silvestri in una nota, “Non possiamo permettere che Roma e i suoi milioni di lavoratori rischino di essere schiacciati dalla mole di turisti e pellegrini che stanno per giungere in città. Roma è già in uno stato di evidente difficoltà”
Proprio lunedì scorso, in una giornata definita “nera” per la viabilità, i tempi di percorrenza hanno subito un raddoppio rispetto alla media: alle 09.30 del mattino, ci volevano circa 45 minuti per attraversare il tratto Ostiense-Piazza Venezia, e quasi due ore per spostarsi dalla Colombo a Colle Salario.
Un’opportunità per sperimentare un nuovo modello di mobilità:
A fronte di questo scenario, Silvestri ha invitato il Parlamento e le istituzioni a legiferare tempestivamente, senza attendere che la situazione degeneri.
“È necessario che il Parlamento e tutte le istituzioni interessate legiferino in tempo utile e non in colpevole ritardo. Il tempo c’è, ora servono la capacità e la volontà politica” ha concluso Silvestri.
Insomma l’adozione diffusa dello smart working, per i dipendenti di Roma, potrebbe rivelarsi una soluzione capace di evitare blocchi e ridurre i tempi di viaggio.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è già mosso su questo fronte, con accordi sindacali mirati per favorire il lavoro da remoto. Per i dipendenti capitolini è già stata autorizzata la possibilità di lavorare da casa, una concessione che attualmente interessa circa 9.000 dei 23.000 impiegati comunali.
Un ulteriore accordo è stato stipulato anche con alcune realtà del settore privato, benché la sua applicazione resti discrezionale per i datori di lavoro.
Restano tuttavia in sospeso intese decisive con i ministeri, enti non economici e agenzie fiscali, per le quali potrebbe intervenire un’ordinanza speciale del commissario straordinario per il Giubileo, estendendo così lo smart working a una larga fetta di impiegati romani.
Se il piano di Silvestri venisse approvato e adottato anche dalle opposizioni, rappresenterebbe una mossa significativa nella battaglia contro il famigerato traffico Capitolino.
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