Riforma del Personale capitolino: Gualtieri richiama il Governo a un intervento immediato
La richiesta: derogare al limite di spesa per le assunzioni e aumentare il tetto di spesa per il salario accessorioNell’aula “Giulio Cesare” del Campidoglio, l’atmosfera era carica di aspettative. La presentazione del nuovo assessore al personale, Giulio Bugarini, svoltasi in data odierna, è stata l’occasione perfetta per il sindaco Roberto Gualtieri di lanciare un appello accorato al Governo, sottolineando l’urgenza di interventi decisivi in materia di assunzioni e salari accessori.
Con l’avvicinarsi del Giubileo e le scadenze del PNRR da rispettare entro giugno 2026, il Campidoglio è consapevole dei rischi di un possibile collasso del sistema.
La situazione è ulteriormente complicata dalle recenti notizie sulla legge di Bilancio 2025, attualmente in fase di elaborazione da parte dell’Esecutivo.
Gualtieri, in qualità di presidente delle Autonomie Locali Italiane, aveva già denunciato il 25 ottobre il piano governativo che prevede tagli di quattro miliardi agli enti locali e un blocco del turnover al 75%.
Questa misura, come ha sottolineato il sindaco il 28 ottobre, comporterebbe una riduzione del personale di Roma Capitale di un quarto, aggravando ulteriormente una situazione già critica.
Dati alla mano, dal 2002 al 2022 il numero di dipendenti comunali è calato da 27.258 a 21.857, con una perdita di circa 5.500 posti di lavoro.
“Roma soffre di un grave sottodimensionamento dell’organico, che rende l’erogazione dei servizi una vera impresa eroica”, ha affermato Gualtieri, evidenziando l’urgenza di un’inversione di tendenza.
Sotto la guida di Gualtieri, l’amministrazione ha fatto dei progressi, con l’assunzione di 4.572 persone che ha portato il numero totale dei dipendenti a circa 22.500.
Tuttavia, il neo-assessore Bugarini ha avvertito che il blocco del turnover previsto dalla legge di Bilancio potrebbe avere effetti devastanti, con una stima di 1.200 uscite a fine anno e una possibilità di assunzione di sole 900 nuove unità, a fronte di un reale fabbisogno di circa 3.000 posti.
La questione si fa ancor più pressante quando si considera che Roma è l’unica capitale europea a non godere di uno status speciale.
Bugarini ha dichiarato che le nuove infrastrutture e i progetti legati al Giubileo” richiedono un incremento del personale”, avvertendo che la mancanza di risorse mette a rischio la qualità dei servizi.
Per affrontare questa emergenza, Gualtieri e Bugarini chiedono al Governo di derogare al limite di spesa per le assunzioni e di aumentare il tetto di spesa per il salario accessorio, che potrebbe rendere Roma più competitiva nel reclutamento di personale qualificato.
Anche se non è chiaro se il Governo, guidato da Giorgia Meloni, accetterà queste richieste, Gualtieri ha espresso un cauto ottimismo, rivelando di aver ricevuto riscontri positivi dal ministro Zangrillo.
Critiche sono arrivate anche dalle opposizioni. Antonio De Santis (Civica Raggi) sottolineando che:” All’assessore Bugarini dico che è meglio fare tutto ciò che è in suo potere, oltre a chiedere deroghe al Governo – le parole in aula dell’ex membro della giunta Raggi – perché per esempio anni fa è stata ridotta molto la polizza sanitaria, poi è stato chiuso l’istituto previdenziale (Ipa), ma in primis si dovrebbe aumentare la cifra allocata a bilancio che oggi è pari a sette milioni di euro”.
De Santis infine ribadisce quanto era già emerso nelle scorse settimane: “Da quali graduatorie attingerebbe l’amministrazione nel momento in cui Giorgia Meloni desse il via libera a 3 o 4mila nuove assunzioni? – chiede -.
Allora la mia proposta è di chiudere la questione della graduatoria di polizia locale e quella dei precari storici della scuola, perché non credo sia un problema per questa amministrazione assumere qualche centinaio di risorse”.
Dall’altra parte, i rappresentanti della Lega, Fabrizio Santori e Maurizio Politi, hanno messo in dubbio le dichiarazioni del Campidoglio, sottolineando che, “Il personale capitolino è poco, mal pagato e demotivato – attaccano in aula – ma Gualtieri spende sette milioni e mezzo di euro all’anno per assumere a chiamata diretta addetti di sua fiducia. A questa cifra vanno aggiunte le indennità che portano a far raddoppiare la cifra.
Però il Campidoglio piange miseria, anche se il ministero dell’Economia e delle Finanze ha già fatto sapere di aver acconsentito a 3mila nuove assunzioni, dando parere favorevole allo scorrimento della graduatoria per la polizia locale”.
La sfida per Gualtieri e la sua amministrazione è chiara: risolvere l’annoso problema del personale per garantire servizi adeguati ai cittadini di Roma, in un contesto di crescente pressione e aspettative.
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