Tra licenziamenti e nuove gestioni: il duro destino dell’Ippodromo Capannelle
I sindacati chiedono di annullare il bando e di convocare un incontro "urgente"La custodia temporanea dell’ippodromo di Capannelle, gestita da Hippogroup, sta per giungere al termine, e con essa si affacciano sul futuro molti interrogativi.
Dopo sei decenni di concessione, l’azienda ha già avviato, lo scorso giugno, una procedura di licenziamento collettivo, sollevando un velo di incertezze sul destino dei lavoratori e delle maestranze coinvolte nell’indotto.
In questo clima di preoccupazione, si fa sempre più pressante la richiesta di chiarezza.
Abbandonata l’idea di ulteriori proroghe, l’amministrazione Gualtieri ha deciso di ridisegnare il destino di Capannelle attraverso un nuovo modello di concessione.
In un primo momento, l’ippodromo è stato affidato a Hippogroup per il 2024, ma le notizie recenti rivelano una strategia più articolata.
Lo scorso aprile, è stata lanciata una manifestazione di interesse per sondare il mercato in vista di un successivo bando, mentre ad ottobre è stata annunciata una “soluzione ponte” di 12 mesi.
Questa misura transitoria mira a garantire la gestione dell’impianto fino all’assegnazione definitiva da parte di una gara europea, come comunicato dal Campidoglio.
L’assessore allo sport, Alessandro Onorato, ha spiegato il 18 ottobre l’importanza di questa “soluzione ponte”, sottolineando il suo obiettivo di “salvaguardare posti di lavoro e garantire continuità”.
La procedura negoziata ha coinvolto 28 società, selezionate tramite una collaborazione con il Masaf, già attive nel settore ippico e beneficiarie di contributi statali.
Tuttavia, l’assenza di Hippogroup tra le società che garantiranno le corse per il prossimo anno rende più complesso il tema della continuità lavorativa.
Come evidenziato nel disciplinare di gara, il bando non prevede una “clausola sociale pura”, bensì assegna punteggi in base alla percentuale dei livelli occupazionali mantenuti.
I sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil e Fisascat Cisl hanno espresso serie preoccupazioni, segnalando la mancanza di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) rappresentativo e la scarsa chiarezza sulla tutela occupazionale.
Inoltre, la possibilità di subappalto potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, minacciando la stabilità lavorativa e i salari.
Le problematiche sollevate coinvolgono decine di lavoratori: attualmente, 33 sono a tempo determinato e circa 60 occupano posizioni stagionali.
In risposta a questa emergenza, i sindacati hanno richiesto con urgenza il ritiro del bando e un incontro immediato con le autorità competenti.
Interrogazioni e dubbi sul futuro occupazionale:
Il futuro dell’ippodromo e dei suoi lavoratori è stato al centro anche di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Stefano Erbaggi (FdI) al segretario generale di Roma.
Nella risposta, è stata menzionata la possibilità di misure di salvaguardia per i livelli occupazionali durante la transizione verso una nuova gestione.
Tuttavia, Erbaggi ha sottolineato come questa opzione di assorbimento non garantisca automaticamente la stabilità per i lavoratori attuali, lasciando spazio a interpretazioni preoccupanti.
“Questa mancanza di certezze – ha osservato Erbaggi – suggerisce che la Giunta Gualtieri non ha fornito segnali concreti di supporto”.
In effetti, questa possibilità di assorbimento si traduce in punteggi, ma non garantisce che i lavoratori attuali possano contare su una sicurezza occupazionale.
Tutto dipenderà dall’esito della procedura in corso e da chi, dal 1° gennaio 2025, avrà il compito di gestire “temporaneamente” le corse di galoppo e di trotto a Capannelle.
Con il futuro dell’ippodromo in bilico, la questione rimane aperta: cosa ne sarà dei lavoratori e della storica struttura? Solo il tempo e le decisioni che verranno assunte potranno fare chiarezza su questa situazione sempre più precaria.
Sostieni Abitarearoma è importante, clicca qui! ↙
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che provvederà alla rimozione.