

Il sottufficiale capo della squadra addetta al servizio si è reso indisponibile all’ultimo momento
Nel bellissimo quartiere del Gianicolo nel Municipio XVI una volta arrivati in cima, ci sono due caratteristiche da ammirare. La prima è data dallo storico cannone che spara puntualmente a mezzogiorno in punto. La seconda è che da queste terrazze si vede il più bel panorama di Roma. con i suoi fatidici Sette colli – Palatino, Campidoglio, Celio, Quirinale, Viminale, Aventino, Esquilino – tutti schierati davanti alla statua di Garibaldi che come citato da ode pascoliana: «Egli saliva al colle… e Roma era ai suoi piedi»
La tradizione del cannone è stata interrotta giovedì 22 gennaio quando a mezzogiorno il cannone del Gianicolo è rimasto muto. Si è così interrotta l’usanza dello sparo voluta, dal primo dicembre 1847, da Pio IX «per ovviare al disordine che può non di rado arrecare il diverso andamento di tanti orologi in questa capitale». «Per la prima volta, nella storia recente di Roma», ha affermato, il consigliere comunale Paolo Masini (Pd), «non si è sentito il colpo». Il motivo? «Purtroppo», spiegano dallo Stato maggiore dell’esercito, «il sottufficiale capo della squadra di tre "serventi al pezzo" addetta allo sparo del colpo si è reso indisponibile all’ultimo momento».
Sono trascorsi 161 anni, un mese e 23 giorni da quando il cannone avverte i romani che scocca mezzogiorno. Ora è su un piccolo slargo, poco sotto il belvedere di piazzale del Gianicolo dove campeggia il monumento equestre a Garibaldi. Lo si nota se ci si affaccia dalla balaustra: poco prima di mezzogiorno la squadra dell´esercito, dal ricovero lo trasporta all´esterno sistemandolo in posizione di tiro. È un rito. Che ieri non si è ripetuto. «Da anni, è la prima volta che accade», spiegano dalla Stato maggiore, «siamo certi che il disservizio non si ripeterà».
Il cannone all’inizio era sistemato a Castel Sant’Angelo. Dal primo agosto 1903, fu trasferito a Monte Mario, dove ora c’è un mega-hotel. Arrivò dove è ora il 24 gennaio 1904.
Sono passati 104 anni. I colpi, però, non sono stati sempre sparati. Nel 1939, tra mugugni e proteste, furono sostituiti da una sirena. Ci volle una sorta di movimento, animato nel 1959 da Mario Riva, conduttore del Musichiere, popolare trasmissione tv, per far rivivere (il 21 aprile, giorno del Natale di Roma) la tradizione.
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Il cannone rimase zitto per diversi anni, poi, in seguito ad una trasmissione radiofonica, forse Campanile Sera, ma non ne sono sicuro, a furor di popolo venne ripristinato!