Il Casale invisibile

È sottoposto da anni alla azione invasiva dell’edera che ormai lo ricopre interamente

Riceviamo e pubblichiamo

Da troppo tempo la Cervelletta è in abbandono: “per rischio caduta coppi e tegole” il Casale della Cervelletta è stato  interdetto al pubblico da oltre sei anni. Non si può più visitare e tutto quello  che nel tempo era stato realizzato con il concorso e la generosità dei cittadini, è compromesso. L’interessante  e istruttivo museo  contadino  abbondantemente depredato; la biblioteca (8000 libri) divorata dai topi e dall’umidità; la stessa struttura del casale mostra i segni dei suoi 400 anni. Nonostante questi limiti,  i tanti visitatori,  con visita guidata di gruppo o singolarmente, rimangono affascinati dalla struttura medievale e ne lamentano l’impossibilità di visitarla o almeno di osservarla .

Proprio così, perché il  Casale della Cervelletta oltre l’interdizione al pubblico, è sottoposto da anni alla azione invasiva dell’edera che ormai lo ricopre interamente. La pianta infestante è salita immediatamente sotto al tetto, è entrata nelle stanze dalle finestre, ne ricopre le mura quasi per intero. Quelle antiche mura, si stanno sgretolando senza pietà, a causa dell’incuria che da molto tempo ormai consente ad una persistente varietà di edera di avvolgerle ed eroderle, tufello dopo tufello: e già cade qualche pietrame a  causa della forza della pianta infestante.

In particolare, per i vecchi edifici in muratura se le pietre risultano essere in cattive condizioni, l’edera, una volta diventata rigogliosa finisce senza dubbio per indebolire la struttura muraria, in quanto le radici aeree crescono a dismisura aspirando l’umidità. Lentamente le radici finiscono per invadere la malta tra le pietre, trovando una fonte di nutrimento per la pianta, si espandono e finiscono per fare scoppiare il materiale così indebolito, accelerando inoltre il deterioramento della parete e favorendo le infiltrazioni di umidità. Se si lascia ancora crescere l’edera in modo rigoglioso, senza controllarla, il peso della pianta può effettivamente far crollare dei tratti di pareti indebolite.                                 Il Casale della Cervelletta è diventato una montagna di edera:  se non fosse per il cancello dell’androne non ci sarebbe altro segno della struttura. È dunque chiaro che sia urgente, togliere tutta l’edera.

Anche le riparazioni di parte del tetto, che si stanno facendo in questi giorni, sono laboriose poiché gli operai per procedere devono rimuovere parte dell’edera.

Il Comune di Roma nel “Piano di investimenti per il verde” (2 dicembre 2022) ha destinato 160.000 euro per un progetto preliminare di restauro del Casale: dovrebbe partire nei primi mesi del 2023.

Sorge spontanea la domanda: come si potranno fare le indagini diagnostiche, i rilievi metrico-dimensionali, nelle condizioni di attuale infestazione vegetale? La velocità di crescita dell’edera è sicuramente maggiore della velocità di intervento della macchina burocratica Capitolina. Se non si vogliono  far passare mesi o anni per un progetto di restauro sarà necessario intervenire preventivamente; con rapidità.

D. T. Coordinamento Uniti per la Cervelletta


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