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Il CBD ed i suoi benefici: le principali proprietà benefiche del cannabidiolo

Un focus generico sulle principali caratteristiche di questa sostanza che possono aiutare nella terapia di alcune malattie

Il cannabidiolo, comunemente noto con la sigla CBD, è il secondo principio attivo più presente nella pianta di cannabis. Per via delle sue numerose proprietà è sempre più oggetto di curiosità da parte di molti scienziati, che da anni ne studiano gli effetti terapeutici in relazione non solo a patologie vere e proprie, ma anche a disturbi cronici o saltuari della salute del corpo umano. Scopriamo di più sul cannabidiolo.

Che cos’è il CBD?

I prodotti al CBD hanno avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni. Poiché questi prodotti sono legali in molti Paesi, la loro produzione e vendita ha coinvolto un numero sempre crescente di persone. Lo shop di CBD online Justbob è solo uno dei tanti siti internet che si occupa di commercializzare prodotti derivati della cannabis sativa CBD.

Ma per capire come questo sia stato possibile è fondamentale sapere cosa è il cannabidiolo. Innanzitutto, esso è una sostanza cannabinoide presente nella canapa, pianta appartenente alla famiglia delle cannabaceae. In Unione Europea è considerato un prodotto alimentare, ed è un principio attivo presente in misura solitamente minore rispetto al THC in diverse varietà di marijuana, ma in alcune può essere presente in percentuale maggiore rispetto a tutti gli altri cannabinoidi (ce ne sono circa 80).

Il CBD non ha effetti psicotropi, è molto stabile e svolge un ruolo di contrasto al THC, limitandone e inibendone alcune azioni, e, a differenza di quest’ultimo, non è così soggetto all’ossidazione e non ha effetti collaterali significativi.

Ma la qualità più grande del cannabidiolo sta nelle sue proprietà benefiche e curative, che sono sempre più oggetto di ricerche da parte della comunità scientifica con risultati sorprendenti – seppur in alcuni casi oggetto di divergenze – che stanno contribuendo in maniera significativa ad abbattere molti pregiudizi sulla cannabis che, peraltro, veniva utilizzata fin dall’antichità con scopi terapeutici.

Vediamo dunque alcune scoperte degli scienziati riguardo al CBD e alle sue proprietà curative.

Il Sistema Endocannabinoide

I ricettori cannabinoidi

Una scoperta basilare in campo scientifico riguarda il fatto che il cervello umano ha un sistema endocannabinoide, costituito da cellule che interagiscono con sostanze, simili a quelle presenti nella cannabis, che sono prodotte dal nostro organismo.

In relazione a questo appare chiaro come, secondo alcuni studiosi, il corpo umano sia predisposto all’assunzione di cannabis, in quanto è dotato di un naturale sistema di interazione e ricezione di certe sostanze che vengono rilasciate spontaneamente dall’organismo in situazioni di piacere e determinano diversi effetti positivi sulla salute psicofisica in quanto stimolano il sistema immunitario, favoriscono la rilassatezza, la digestione, il sonno e una corretta assimilazione delle sostanze nutritive presenti nel cibo.

Proprietà e benefici del CBD

In base ad uno studio pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology, le proprietà benefiche e curative del cannabidiolo sarebbero molteplici:

  • antinfiammatorio e analgesico, in grado di contrastare processi infiammatori e di contenere il dolore;
  • anticonvulsivo, in grado di prevenire spasmi e convulsioni;
  • ansiolitico, in quanto riduce gli stati d’ansia e depressione;
  • antiossidante, in grado di contrastare i radicali liberi (più delle vitamine C e E), la psoriasi, l’acne e di stimolare la crescita delle ossa;
  • antiemetico e anti-procinetico, in quanto agisce positivamente su nausea, vomito e disturbi dell’attività intestinale;
  • antipsicotico, per la sua capacità sedativa.

Tutte queste proprietà possono essere sfruttate in diverse situazioni, sia croniche che temporanee, in cui l’equilibrio psicofisico è alterato negativamente e causa disagi o problemi al nostro organismo.

Alcuni esempi di applicazione delle proprietà del CBD

Uno dei campi in cui l’utilizzo delle proprietà del cannabidiolo può essere di grande aiuto è il trattamento dell’ansia. Questo è un disturbo che colpisce parecchie persone, anche per i ritmi sempre più frenetici e i carichi di responsabilità a cui siamo soggetti, e il suo trattamento mediante l’assunzione di CBD starebbe dando risultati abbastanza apprezzabili, specie considerando che gli effetti collaterali dei farmaci ansiolitici sono vari mentre quelli del cannabidiolo quasi nulli.

Un altro esempio importante riguarda l’epilessia. In molti casi il trattamento farmacologico di questo disturbo incontra una resistenza da parte dell’organismo. Uno studio che ha coinvolto genitori di bambini affetti da epilessia ha evidenziato risultati sorprendenti: una percentuale di genitori vicina all’85% ha riscontrato una significativa riduzione del numero di crisi epilettiche e della loro frequenza nei loro figli in seguito all’inizio di un trattamento consistente nell’assunzione del CBD. Questo esempio ovviamente si basa su dati puramente statistici.

Ma il CBD, a detta di alcuni studiosi, sarebbe di grande aiuto anche nel trattamento dell’insonnia, della schizofrenia, delle malattie infiammatorie intestinali croniche, oltre a contribuire ad un contenimento in presenza di diabete, malattie neurodegenerative e addirittura in alcuni tipi di tumore.

In conclusione

Le proprietà benefiche del cannabidiolo finora note sono un motivo più che valido per incentivare una ricerca costante, che potrebbe evidenziare col tempo ulteriori aspetti positivi. E chissà quanti altri benefici ancora ignoti potrebbero essere ancora scoperti.


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