Il deludente Masterplan del ‘futuro’ Parco Archeologico di Centocelle

Al momento nessuna certezza sulla soluzione degli atavici problemi dalla sicurezza e fruibilità del parco, alla valorizzazione del sito archeologico delle ville e aeroportuale

Per meglio comprendere cosa è avvenuto ieri 17 luglio 2023 in via Casilina presso la Casa della cultura dove è stato presentato il Masterplan del Parco Centocelle informiamo, per chi non conosce l’inglese, che il Masterplan è (o dovrebbe) essere “un documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessari alla sua attuazione” (Wikipedia).

Il salone della Casa della cultura era gremito di cittadini e dei presidenti di comitati che da sempre si battono per la realizzazione del Parco Archeologico di Centocelle che tuttavia non può più prescindere da scelte rapide e coraggiose perché, ho colto questa battuta da un partecipante informato dei fatti: “da oltre 20 anni fu quasi nulla”.

A di là del trionfalismo del comunicato stampa che pubblichiamo a parte, al momento nessuna certezza si ha sulla soluzione degli atavici problemi del parco.

Ad esempio, tra i tanti temi, citiamo: la sicurezza e fruibilità del parco (nella descrizione degli accessi, nel Masterplan non si parla della presenza – e relativa auspicabile valorizzazione – su via Casilina dell’Osteria di Centocelle); la valorizzazione del sito archeologico delle ville imperiali e di quello aeroportuale (sulla pista dello storico primo volo di Wilbur Wright e del primo aeroporto italiano si pensa di condensare obbrobriosamente un insieme di strutture sportive e per lo svago, che possono esser meglio collocate in altre aree. Eppure qualche piccola ideuzza il Governo, il Comune di Roma e il Municipio V se la potevano far venire in occasione, quest’anno, del Centenario dell’Aeronautica Militare. Invece hanno ignorato Centocelle, il primo aeroporto d’Italia e il luogo della fondazione stessa dell’Aeronautica.

Complimenti a tutti, anche e soprattutto all’Aeronautica, ben presente e invasiva nell’area prospiciente il Parco in questione e che non viene chiamata in causa nel documento di cui ci stiamo occupando.

Insomma abbiamo colto nei partecipanti un sentimento di profonda delusione che accomuna le numerose associazioni che, nel passato e nel presente, si sono appassionate al Parco, producendo documentazioni anche scientifiche che non sono state minimamente prese in considerazione.

“Ma l’archeologia che fine ha fatto? Sono ancora ‘patate’ nel masterplan. Che delusione!” è il commento di Patrizia Gioia che del Parco di Centocelle ne ha fatto una scelta di vita. E infatti delle ville imperiali non se ne parla in questo masterplan, deprimente e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

Insoddisfazione anche del CdQ di Torre Spaccata, da sempre in lotta prima per la chiusura del Casilino 900 e poi per la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e poi per la delocalizzazione in aree idonee degli Autodemolitori.

Idem per quanto riguarda il CdQ di Centocelle Storica che da sempre, oltre alla necessità della realizzazione integrale del parco chiede la sistemazione viaria per l’uscita dal quartiere attraverso la possibilità di una svolta a sinistra da piazza delle Camelie in direzione GRA e quel ponte ciclopedonale approvato dall’amministrazione, finanziato durante la realizzazione della Metro C, come opera di compensazione e poi sparito nel nulla.

Deluso anche il Comitato in difesa del Pratone di Torrespaccata che, dopo aver ospitato gli accampamenti delle Legioni Romane e dopo essersi impegnato a costituire un naturale tutt’uno del Pratone con il parco di Centocelle si batte tuttora per impedire un ulteriore cementificazione.

Ci sono, tra i delusi, anche i comitati sognatori di un Parco finalmente bonificato, alberato, con servizi e nuovi accessi su tutti e quattro i versanti.

Non abbiamo sentito nulla sulla sistemazione e messa in sicurezza della storica entrata dall’accesso carrabile realizzato durante il primo step di lavori, costato purtroppo un morto (ignorato) durante l’esecuzione del progetto che vide viale della Primavera attraversare i binari del Tranvetto su via Casilina per snellire e fluidificare il traffico veicolare pubblico e privato in direzione del GRA.

Dalle slide proiettate a dai pannelli esposti sembrerebbe essere scomparso il parcheggio che fin dal 2006 ha consentito ai fruitori del parco di accedervi.

La presentazione del Masterplan è praticamente saltata non appena gli Autodemolitori hanno prima sottolineato di non essere stati neppure invitati a partecipare ad un evento che piaccia i no li vede comunque tra gli attori principali, per passare poi con veemenza alla protesta, complice il nulla che circonda il progetto di delocalizzazione, fatta eccezione per una Ordinanza di bonifica in danno nei confronti degli Autodemolitori totalmente abusivi e che invece sembrerebbero essersi messi in moto per nuove attività. Silenzio sulla destinazione alla Barbuta dove sembrerebbe che l’amministrazione voglia trasferirvi tutti gli Autodemolitori e Rottamatori sparsi sul territorio comunale. Su questa eventualità c’è stato l’intervento assolutamente contrario dei residenti del confinante Comune di Ciampino e dell’area Aereoportuale.

Insomma quella del Masterplan è stata una presentazione che si è incagliata su vari problemi ad iniziare dal non coinvolgimento dei territori, alla non chiarezza sui tempi e i criteri per la bonifica dei terreni e, come detto, al silenzio ed eccessiva lentezza con cui l’Amministrazione procede per la delocalizzazione delle attività presenti azzerate e messe ko dall’incendio del luglio 2022, un incendio che come denunciato dagli Autodemolitori, è partito proprio dall’incuria in cui versava il “verde pubblico” e non dalle loro attività.

La serata si è chiusa con gli amministratori contestati ed assediati e quindi ci dovrebbero essere a giorni nuovi incontri e decisioni in merito.

Il condizionale è però, vista la situazione, d’obbligo.

Servono chiarezza e coraggio che come abbiamo visto e sentito sembrerebbero requisiti oggi non proprio palpabili.


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Un commento su “Il deludente Masterplan del ‘futuro’ Parco Archeologico di Centocelle

  1. “In tempi non sospetti” avevo gia’ dichiarato su Facebook cosa sarebbe stayo il Masterplan: un inutile spot dal quale sarebbe emerso il nulla che nel cuore è nella mente hanno i politici che governano questa citta’, come coloro che li hanno preceduti e dormono nel vuoto del passato del resto. Che delusione per noi cittadini veri avete a che fare con questi personaggi della politica privi di ogni pudore.

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