

Il Ministro a nuora perché suocera intenda
“Bisogna accrescere le opportunità di investimento – ha ripetuto il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – e qui l’agenda delle riforme strutturali è fondamentale”.
Ma, tutto ciò dipendendo dal Governo, lo ha ripetuto non tanto agli italiani quanto a se stesso e al “premier” Renzi. I quali si spera lo abbiano finalmente recepito.
Se la Germania fa i danni, paga l’Italia
“”Chi ha pagato – ha chiesto la sinistra tedesca “Die Linke” al Governo di Angela Merkel – i danni dell’incendio provocato da una esercitazione della “Luftwaffe”, il 4 settembre scorso, nei ventisei ettari di macchia mediterranea nel poligono militare di Capo Frasca in Sardegna? E quali misure sono state prese per la rimozione dei missili?”
Il Governo di Angela Merkel ha risposto alla sinistra tedesca “Die Linke”? Subito. Così: “Per quanto riguarda i danni causati dall’incendio, non c’è stata, da parte dell’Italia, alcuna richiesta di risarcimento. Per quanto riguarda la rimozione dei missili, la competenza – secondo un accordo – è dell’areonautica militare italiana”. E, forse, la sinistra tedesca “Die Linke” si è così rassicurata, ma sarebbe interessante conoscere che cosa pensino, della questione, la sinistra italiana e non solo. E conoscere, soprattutto, i motivi per i quali il nostro Governo si sia calato le braghe.
“Monete false da un euro e da due euro, per un valore di oltre mezzo milione, sono state sequestrate – dai carabinieri – in numerose città”.
Questa volta, però, non si tratta di “produzione nostrana”. Le monete false, furbescamente messe in circolazione a ridosso dello “shopping” natalizio, sono arrivate dalla Cina. La quale, dunque, ha notevolmente alzato il tiro nel settore delle contraffazioni: dopo le “griffe”, gli indumenti, i prodotti per la casa, le apparecchiature elettroniche, i giocattoli, ora perfino le monete. Che cosa resta più ormai? Forse le opere d’arte. Ma potrebbe essere solo questione di tempo. Perché per certa Cina, evidentemente, libero mercato significa libera facoltà di frodare e di truffare mezzo mondo. Con una particolare simpatia per l’Italia. Dove, forse, i controlli su quello che arriva dall’estero sono più blandi.
Il vergognoso cinismo del “boss”
“Quel Salvatore Buzzi, il quale è stato identificato come uno dei maggiori “boss” della scoperchiata cupola mafiosa romana, in un “sms” del primo gennaio 2013 – intercettato dai carabinieri – si è così espresso: “Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare, magari con qualche bufera di neve: evviva la nostra cooperazione sociale””.
L’auspicio, insomma, di una serie di emergenze e di eventi negativi, spesso anche dolorosi, ma utili a far crescere l’illegale “business” della cupola mafiosa attraverso il sistema di collusioni e di favoreggiamenti da lui creato tra politica, imprenditoria e malavita. Oltre ai suoi gravi reati da codice penale, dunque, anche un enorme carico di cinismo. Un uomo davvero spregevole. A Napoli dicono “un omm’ e merda”.
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