Il Pantheon: la sua storia, la sua funzione, la sua meraviglia

Omnia Urbes, il Centro Culturale Lepetit e l’Incontro sempre attivi nella scoperta e nella valorizzazione dei tesori di Roma, anche di quelli tra i più famosi

Il rione Pigna centrale, antico, turistico l’11 febbraio ha svelato parte dei suoi augusti segreti ad un gruppo di impavidi amanti ed ossequiosi conoscitori di Roma.

Si è svolta, infatti, l’11 febbraio  l’ormai abituale uscita di conoscenza e di scoperta delle meraviglie di Roma al termine del ciclo di quattro incontri svoltisi a gennaio e che avevano il Rione Pigna come l’oggetto delle lezioni.

Il Pantheon, uno dei monumenti simbolo della grandiosità di Roma si è mostrato in tutta la sua possanza, in tutta la sua supremazia architettonica.

Il Pantheon, l’unico monumento pervenuto fino a noi quasi completamente intatto, uno dei pochi nel quale entrando, ancora oggi, circondati da centinaia di persone, ci si sente trasportati indietro nel tempo e nello spazio, soli, avvolti dalla magia e dalla maestria degli architetti ed ingegneri romani che dell’arte del costruire monumentalità hanno fatto un vero e proprio monumento alla potenza di Roma.

Il Pantheon, grande, totalizzante, imponente e compreso un po’ meglio anche grazie all’interessantissima lezione tenuta, sempre nell’ambito del ciclo dei quattro incontri, da Andrea Anastasi, architetto, cultore di Roma e della sua grandezza, esperto delle teorie e delle tecniche del restauro, nonchè presidente di Omnia Urbes.

Un incontro, quello animato e gestito da Andrea Anastasi che ha permesso ai frequentatori del corso di potersi avvicinare al Pantheon con una consapevolezza “quasi tecnica”, con una conoscenza che, grazie alle immagini ed alle spiegazioni fornite durante l’incontro/lezione, ha consentito agli impavidi amanti di Roma di cogliere nella grandiosità del monumento frammenti della sua storia, della sua costruzione, della storia dei suoi restauri fino allora inosservati.

Santa Maria ad Martyres, l’antica basilica cristiana consacrata ai santi martiri morti nella gloria della loro fede, il grandioso monumento alla potenza di Roma, l’impianto costruito al tempo di Augusto dal suo fido generale e servente amico Agrippa innalzato a tempio grazie alla volontà dell’imperatore Adriano, trasformato in chiesa nei secoli successivi all’Impero Romano, custode, ancora oggi delle spoglie di uomini e donne che hanno partecipato alla formazione culturale e politica dell’Italia, per una mattina ha svelato parte dei suoi antichi segreti ad occhi ora più consapevoli in grado finalmente di leggere quali sono le vere strade che le forze percorrono all’interno di quello che solo apparentemente è un pesante e massiccio muro perimetrale

Quattro incontri presso la sede del Centro Culturale Lepetit ed un’uscita sul territorio: queste le modalità del progetto “Augustae regiones…moderni rioni” che Omnia Urbes, il Centro Lepetit e l’Associazione L’Incontro stanno portano avanti con gratificazione e riuscita.

Da lunedì 25 febbraio, sempre presso la sede del Centro Culturale Lepetit, in via Lepetit 86, a Tor Tre Teste si inizierà un nuovo ciclo di quattro incontri e questa volta sarà il Rione Campitelli, il meno popoloso, ma  forse il più popolato dagli antichi dei,ad essere il protagonista.

Per qualsiasi informazione basta rivolgersi alla segreteria del Centro Culturale nei giorni di Lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio, telefonale al numero 06 22.83.794,oppure inviare una mail all’indirizzo: culturalepetit@gmail.com


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