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Il parco Tozzetti a Colli Aniene un’altra oasi verde per la vivibilità

Ma sostituirsi ancora di più alle istituzioni diventa giorno dopo giorno sempre più gravoso e quindi impossibile

La storia del parco Tozzetti a Colli Aniene è comune a quella degli altri spazi verdi che – a cura e spese dei residenti – fanno di Colli Aniene un’oasi di decoro e vivibilità in una città che – spiace dirlo – troppo spesso ostenta incuria e disdoro causando non solo imbarazzo ma anche problemi e sofferenze.

C’è però ed anche il parco Tozzetti: si tratta dell’area compresa tra via Caleffi, via Galati e via Ernesto Rossi. Anche in questo caso, anch’esso è stato distolto dall’abbandono per merito di un gruppo di residenti che rimboccatesi maniche e scarsella, dedicano tempo e denaro per vivere nella pulizia, decoro, con la speranza di poter vivere anche più sicuri. Curati quindi i prati dai quali svettano alberi di alto fusto con arbusti e siepi ed ottenuto di recente dal Comune di Roma l’adozione del parco, si sono formalizzati nell’associazione Gli Amici del Parco Tozzetti – Odv

Dopo il verde e gli arredi, tra le varie iniziative, per rendere il parco ospitale per le specie di volatili stanziali o di passo, hanno preso a costruire installazioni fisse ed anche possibilmente differenziate per varietà, nel rispetto di prescrizioni ecologiche. Una particolare attenzione è riservate ai pipistrelli come specie protetta ed anche utile per contrastare la montante proliferazione di zanzare, in alternativa agli insetticidi la cui innocuità per l’uomo e i suoi amici del mondo animale oggi è discussa.

Ora, per sollecitare l’interesse del municipio, Giacomo De Santis si rivolge al presidente del IV Municipio e rappresenta che circa 300 iscritti all’associazione “ Amici del Parco Aldo Tozzetti da quattro anni curano uno spazio pubblico noto come Giardino Aldo Tozzetti a Colli Aniene che consta di 31.000 metri quadrati tra manto erboso e viali pavimentati, ricco di vegetazione con pini ed ippocastani che nel periodo estivo mitigano la calura ambientale con la loro ombra.

Curare il verde vuol dire utilizzare non solo manodopera volontario, ma anche spendere soldi per attrezzi, tagliaerba, decespugliatori e tanto altro, il tutto finanziato dall’associazione ed occasionalmente con piccole offerte da tutti coloro che lo frequentano e che vengono con anziani e bambini anche da altre zone di Roma per godere di questo spazio cosi accogliente e curato.

“Abbiamo rimesso a nuovo ben 9 panchine in legno che erano completamente marce e rimpiazzato altre 6 che erano sparite negli anni – dice Giacomo De Santis presidente dell’associazione – Nel parco molti anni fa erano installati giochi per bambini come scivoli e altalene, ma si sono degradati o sono stati vandalizzati oppure non sono più a norma e di conseguenza i bambini ora non hanno più niente con cui giocare. Sappiamo che il Comune di Roma ha stanziato una somma notevole per attrezzi ludici per cui sarebbe bello che questi bambini potessero tornare a giocare: nel parco ci sono già due aree pronte ad ospitarli. Anche l’impianto di illuminazione pubblica necessita di potenziamento poiché è insufficiente, con i viali che di notte rappresentano un vero e proprio pericolo. Noi dell’associazione, nel nostro piccolo, facciamo tutto quello che possiamo, ma sostituirsi ancora di più alle istituzioni diventa giorno dopo giorno  sempre più gravoso e quindi impossibile”.

Riusciranno i nostri amici ad ottenere un aiuto come riconoscimento al loro impegno con l’esaudimento di quanto chiedono?


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