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Il Pratone di Torre Spaccata sfida le fiamme: 11.000 firme per trasformarlo in parco naturale

La variante urbanistica richiesta dai cittadini, tuttavia, sembra essere bloccata

Il rogo del 22 agosto non ha spento il sogno dei 11.000 cittadini: questi sono i firmatari della delibera popolare per trasformare il “Pratone di Torre Spaccata” in un parco archeologico e naturale, che ora giace nei cassetti del Campidoglio.

Nonostante le fiamme abbiano devastato l’area verde tra via Bruno Pelizzi, via Rugantino e viale Palmiro Togliatti, il comitato del Pratone di Torre Spaccata sottolinea che la biodiversità dell’area non è stata estinta. “Anche dopo l’incendio, il Pratone R-esiste,” affermano gli attivisti, che continuano a osservare la vita selvaggia come upupe, gheppi, gruccioni e falchi pellegrini. Il WWF di Roma conferma l’importanza naturalistica del sito, nonostante il prato ora grigio di cenere.

Il Campidoglio, intanto, ha risposto con due posizioni contrastanti. La Giunta Gualtieri, poco prima dell’incendio, aveva autorizzato il dipartimento ambiente a trattare con Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare Srl per ottenere una parte del Pratone, non per realizzare un parco, ma per progettare un percorso che colleghi le fermate della metro A di via Tuscolana al parco di Centocelle per il Giubileo.

La variante urbanistica richiesta dai cittadini, tuttavia, sembra essere bloccata. Il sindaco Gualtieri, interpellato dopo l’incendio, ha dichiarato che l’acquisto del terreno sarebbe eccessivamente costoso, con un prezzo che potrebbe raggiungere decine di milioni di euro. Inoltre, ha sottolineato che le risorse del Comune non permetterebbero l’acquisto di tutti i terreni desiderati.

Con il progetto di Cinecittà Studios saltato, rimane aperta la domanda su come procedere. “Possiamo fare tutto il possibile per rafforzare l’infrastruttura ecologica della zona,” afferma il sindaco. Ma questa risposta soddisfa le aspettative dei residenti? La questione resta aperta e il comitato “Pro Parco” ha convocato un’assemblea pubblica il 15 settembre, alle 10, presso il centro Intersos in via di Torrespaccata 157, per discutere la situazione attuale del Pratone e le misure per la sua salvaguardia.


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