La scarsità di piogge non solo mette a dura prova i bacini idrici destinati all’acqua potabile, ma ha anche conseguenze sul fiume Tevere, che sta subendo un processo di salinizzazione.
Le cause:
- Scarsa portata d’acqua: La portata del Tevere si aggira attualmente sugli 80 metri cubi al secondo, ben al di sotto della media del periodo di 200 mc/s. Questo calo favorisce la risalita del cuneo salino, ovvero l’intrusione di acqua salata dal mare verso l’interno del fiume.
- Mancanza di precipitazioni: Le poche precipitazioni degli ultimi mesi hanno ulteriormente aggravato la situazione, contribuendo alla diminuzione della portata del fiume e alla conseguente risalita dell’acqua salata.
Le conseguenze:
- Impatto sull’agricoltura: La salinizzazione dell’acqua del Tevere ha gravi ripercussioni sull’agricoltura di vaste aree vocate alla produzione di cibo, come Maccarese e Ladispoli. Le colture irrigate con acqua salata possono subire danni significativi, con perdite di produzione e un calo della qualità dei prodotti.
- Danni all’ecosistema: La salinità eccessiva dell’acqua del Tevere può avere un impatto negativo sulla flora e sulla fauna del fiume. Alcune specie non sono in grado di tollerare livelli di salinità elevati e potrebbero scomparire dall’ecosistema fluviale.
- Morte dei pesci: In casi estremi, la salinizzazione può causare la moria di pesci, soprattutto di specie di grandi dimensioni.
Le soluzioni proposte da Anbi:
- Aumento delle disponibilità d’acqua: Anbi propone di aumentare le disponibilità d’acqua attraverso l’efficientamento delle infrastrutture esistenti e la realizzazione di nuovi bacini di accumulo.
- No ai dissalatori: L’associazione si oppone all’utilizzo di dissalatori per risolvere il problema della salinizzazione, ritenendo che i loro costi elevati penalizzerebbero l’agricoltura e l’economia in generale, oltre a comportare gravi conseguenze ambientali legate allo smaltimento della salamoia inquinante.
La crisi climatica e la pressione antropica:
Anbi sottolinea che le conseguenze della crisi climatica sono accentuate nel Lazio da una sregolata pressione antropica sulle risorse idriche. L’utilizzo eccessivo dell’acqua per l’agricoltura, l’industria e il consumo umano contribuisce all’impoverimento delle risorse idriche e all’aggravamento della siccità.
L’urgente necessità di un intervento:
La salinizzazione del Tevere rappresenta un problema serio che richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni. È necessario adottare misure concrete per aumentare la disponibilità d’acqua, ridurre la pressione antropica sulle risorse idriche e mitigare gli effetti della crisi climatica.
L’Anbi lancia un appello alle istituzioni affinché si adoperino per salvaguardare il Tevere, un ecosistema prezioso per l’agricoltura, l’ambiente e la vita di tutti noi.
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