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Il volto della nuova generazione politica nel PD secondo Bettini: si chiama Alessandro Onorato

Il guru del centrosinistra, sponsor del campo largo, cita l'assessore al turismo come profilo da valorizzare

In un momento cruciale per la politica italiana, il Partito Democratico si trova di fronte a una verità innegabile: non basta più contare solo su se stesso. Serve un’apertura, una costruzione e una capacità di attrarre nuove forze.

Goffredo Bettini, figura storica del Pd e influencer politico senza un incarico attuale, lancia un messaggio chiaro e potente: è giunto il momento di pescare dall’«enorme pozzo nero dell’astensionismo» e dar vita a un’«alleanza elettorale a maglie larghe».

Questa alleanza dovrà gradualmente stringersi attorno a un contratto chiaro e coinvolgente da presentare agli elettori, per riconquistare la fiducia di chi si è allontanato dalla politica.

La visione di Bettini: un futuro inclusivo

In un’intervista a La Stampa, Bettini non lesina elogi nei confronti della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Tuttavia, avverte che, per avere successo, non si può pensare di raggiungere la maggioranza stando fermi.

“Il Pd ha dimostrato di avere grandi risorse e una leadership forte”, afferma. Ma evidenzia un punto cruciale: “il 30 o 35% dei voti non è sufficiente se il partito rimane isolato”.

Riferendosi all’esperienza di Walter Veltroni, che conquistò il 34% nel 2008 ma si dimise poco dopo per l’incapacità di ampliare la sua proposta politica, Bettini ribadisce l’importanza di un allargamento della base elettorale.

La necessità di unire le forze:

Per contrastare efficacemente il centrodestra, Bettini sottolinea l’urgenza di costruire una proposta unitaria che raccolga le opposizioni. “Abbiamo bisogno di un ampio soggetto politico liberale e laico, come fu la Margherita di Rutelli”, afferma.

Non si tratta solo di unire partiti, ma di dare vita a una vera e propria coalizione civica, che comprenda figure autorevoli come i sindaci di grandi città, da Sala a tanti altri, con l’obiettivo di sviluppare una rete civica presente in ogni territorio”.

Tra le nuove figure di spicco emerge Alessandro Onorato, assessore capitolino e artefice della vittoria di Roberto Gualtieri come sindaco di Roma. Bettini lo considera un esponente della nuova generazione politica, capace di incarnare una leadership dinamica e inclusiva.

Alessandro Onorato: Il volto della nuova generazione

Onorato, 44 anni, ha un curriculum impressionante: laureato in Economia aziendale, imprenditore nel settore della ristorazione, e una carriera politica ricca di esperienze.

Ha ricoperto ruoli significativi, dal vicepresidente e assessore alla Cultura e al Turismo nel XIII Municipio, fino a diventare consigliere comunale e successivamente un capogruppo influente.

La sua recente affermazione nella campagna elettorale per il sindaco di Roma ha messo in luce la sua capacità di mobilitare consenso e sostenere un progetto politico innovativo.

Bettini, che in passato ha difeso Onorato dalle critiche di altri esponenti politici, vede in lui una persona di “straordinaria vitalità, intelligenza e correttezza”.

Secondo Bettini, Onorato potrebbe diventare un “pezzo pregiato” della nuova classe dirigente democratica, fondamentale per rinnovare il partito e attrarre elettori sempre più disillusi.

Bettini e Onorato: il precedente

Proprio durante le comunali del 2021, Bettini intervenne per difendere apertamente Onorato dopo alcune critiche arrivate da Carlo Calenda – allora candidato sindaco a Roma – e un articolo del Domani. Il quotidiano scriveva tra le altre cose in un articolo che Onorato è un imprenditore con molte conoscenze, anche nella destra romana.

Già all’epoca, il dirigente dem gli riconosceva le qualità per emergere come politico di punta della nuova generazione.

Negli anni passati non avevo avuto occasione di conoscere Alessandro, seppure conoscessi la sua storia e le sue battaglie (non sempre in sintonia con le mie)”, diceva all’Ansa, “da quando ha accettato la sfida di questa difficile campagna elettorale amministrativa per Roma, ho avuto l’occasione di incontrarlo e parlarci più volte


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