Metro C, Gualtieri: “Tagliare i fondi è un grave danno per Roma”
Lo prevede Il disegno di legge di Bilancio 2025. Per il sindaco è un grave errore e rischia di mettere a rischio i lavoriIl disegno di legge di Bilancio 2025 prevede il taglio dei finanziamenti per la tratta Clodio-Auditorium-Farnesina della metro C. L’iter del provvedimento è ancora in corso, ma il Sindaco tiene a rimarcare il suo disaccordo perché metterebbe a rischio i servizi per i cittadini romani.
«È un grave errore – ha affermato Gualtieri – che priverebbe un intero quadrante della città di un’infrastruttura strategica e renderebbe più complessa e costosa anche la tratta Venezia-Clodio, costringendo a realizzare il cantiere principale del capolinea a Prati. Mi appello al Governo affinché possa correggere al più presto questo errore e salvare la metro C.» Un’infrastruttura strategica per il rilancio dei trasporti un obiettivo a cui tiene molto il Sindaco.
Roberto Gualtieri ha ancora ribadito: «È una misura assurda e sbagliata e rischia di produrre conseguenze impreviste e non sufficientemente meditate. Trovo paradossale che Meloni voglia tagliare proprio l’opera che aveva deciso di finanziare due anni fa – ha dichiarato il Sindaco a Il Messaggero – Cancellare la tratta Clodio-Farnesina impedirebbe il completamento della Metro C, l’opera più importante per il rilancio del trasporto pubblico della capitale».
Non sono mancate le reazione di politici di maggioranza e di opposizione:
Il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi: ”Sono tagli inconcepibili e assolutamente inaccettabili. La premier Giorgia Meloni, romana, continua a togliere risorse a Roma. Siamo arrivati a questo paradosso: una romana contro Roma. I consiglieri comunali di destra non hanno niente da dire? Noi non ci stiamo e, come Partito Democratico, daremo battaglia”.
“Il taglio al finanziamento della metro C è un altro colpo della destra contro Roma. Inaccettabile come il taglio ai fondi per la chiusura dell’anello ferroviario” ha aggiunto Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd.
Il consigliere regionale democratico Massimiliano Valeriani, presenterà un’interrogazione, al presidente, Francesco Rocca, “per capire quali iniziative intendano intraprendere per affiancare il Campidoglio in questa legittima rivendicazione”, ha scritto Valeriani in una nota.
“È incredibile che non si sia ancora capito il carattere punitivo di questo Governo nei confronti della città di Roma, questo taglio è solo l’ennesimo che viene compiuto nei confronti di infrastrutture strategiche che hanno al centro la Capitale ma che servono ai cittadini di tutta la provincia e del Lazio: l’anello ferroviario non verrà chiuso, il quadruplicamento Roma-Ciampino, e il raddoppio Cesano-Bracciano e Bagni di Tivoli- Guidonia non si faranno, la stazione Pigneto non è ancora partita e continua ad accumulare ritardi”.
Sabato 2 novembre, è intervenuto sull’argomento Davide Bordoni, segretario della Lega nel Lazio: “Abbiamo già sbloccato oltre due miliardi per la Metro C di Roma (oltre a modifiche normative per risolvere il contenzioso esistente) che per noi è strategica e fondamentale e se il cantiere di piazza Venezia è partito è merito di questo governo e del ministro Salvini.
Faremo il possibile per recuperare le risorse necessarie per completare questa importante opera di cui la città ed i romani hanno davvero bisogno”.
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Pur essendo lombardo, trovo il comportamento di questo Governo davvero incomprensibile: spende 1 miliardo per i migranti in Albania e toglie a Roma 425 milioni fondamentali per la mobilitá di Roma nord.