Municipi:

Indagine (impietosa) sulla qualità della vita e dei servizi pubblici a Roma

Il voto medio è 5,12 e conferma l’andamento discendente dal 2012. Insoddisfatta la metà degli intervistati. I voti peggiori alla raccolta rifiuti e alla pulizia stradale. Forte insoddisfazione per bus, tram e metro

Il 24 ottobre 2016 l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha presentato in Campidoglio, l’Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma (nona edizione)
L’indagine, realizzata attraverso interviste telefoniche (CATI) effettuate dal 1 giugno al 26 luglio 2016 a un campione di cittadini residenti e stratificati in modo tale da rispecchiare, fedelmente, la popolazione romana con riguardo al genere, all’età, al titolo di studio e, infine, alla condizione professionale, misura da nove anni la soddisfazione dei romani per la vita in città in generale anche con riferimento ai principali servizi erogati dal Campidoglio; inoltre evidenzia le principali criticità riscontrate dagli utenti e le cause di disaffezione per chi non utilizza i servizi.
544607405_755e99ff16_zI principali servizi pubblici che hanno costituito oggetto dell’indagine sono: il trasporto pubblico locale (autobus, metro e taxi), i servizi universali (acqua, pulizia stradale, raccolta rifiuti e illuminazione stradale) il settore sociale (asili, farmacie e servizi alla persona), la cultura (musei, biblioteche, Bioparco etc.) ed infine strisce blu, servizi cimiteriali e parchi.
Anche quest’anno si registra un lieve peggioramento della soddisfazione dei romani in merito alla qualità della vita in città, il cui voto medio è pari a 5,12. Il dato, leggermente al di sotto di quello rilevato l’anno precedente (5,24), conferma l’andamento discendente registrato a partire dal 2012; in questa edizione la percentuale di coloro che dichiara di essere poco soddisfatto (voto dal 5 in giù) supera, per la prima volta, la metà degli intervistati. In particolare i più insoddisfatti sono gli abitanti delle zone A (centro storico e quartieri all’interno dell’anello ferroviario) e D (aree esterne al GRA) mentre all’interno della zona B (quartieri fra l’anello ferroviario e la fascia verde) è possibile riscontrare giudizi un po’ meno negativi. Un dato interessante è che i romani attribuiscono, da sempre, alla qualità della vita nella propria zona di residenza un voto maggiore rispetto alla città in generale.
Andando ad analizzare i giudizi per i diversi gruppi di servizi si riscontra che i servizi culturali sono quelli più stimati dai romani il cui voto medio è di 7,6 con delle punte di eccellenza per Palaexpo (8) e per l’Auditorium (7,9). Anche i servizi sociali sono valutati sopra la sufficienza (6,5): meglio le farmacie piuttosto che nidi e l’assistenza. Diverso il giudizio per i servizi universali dove la raccolta rifiuti e la pulizia stradale ottengono i voti peggiori della casistica (4,2 e 3,3): unica eccezione l’illuminazione pubblica con un voto sufficiente (6,2). Infine il trasporto pubblico, nonostante il giudizio complessivo non così lontano dalla sufficienza, manifesta forte insoddisfazione per i servizi di linea (4,5 per bus e tram e 5,5 per la metropolitana); è giudicato più che sufficiente il servizio taxi.

“L’indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma elaborata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale – ha commentato in una nota il vicesindaco di Roma Daniele Frongia – è relativa al periodo tra il 1 giugno e il 26 luglio, quindi è più che altro una fotografia del passato. Stiamo lavorando sin dal nostro insediamento al miglioramento della vita dei romani. Alcuni risultati sono già visibili e altri si vedranno nel medio-lungo periodo. Sapevamo di trovare una città in macerie, sapevamo che il lavoro sarebbe stato durissimo, ma ci siamo candidati per questo, per risanare questa situazione e permettere a tutti di vivere meglio”.

I risultati vantati dal nostro vicesindaco, noi ancora non li abbiamo visti. Speriamo di vederli nel prossimo futuro.


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