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Sanità: Asl regionali da 12 a 8

La riduzione potrebbe partire dalla fine di giugno. Regione divisa in quattro macroaree

Il piano di riordino della sanità regionale adesso è nero su bianco. La presidente Polverini lo ha presentato alla stampa nel pomeriggio del 31 maggio 2010.

A cambiare potrebbe essere l’intera fisionomia della sanità per come siamo abituati a conoscerla.
Oltre alla riorganizzazione di molti posti letto, il piano della Polverini infatti si basa sull’individuazione di quattro macroaree, ognuna delle quali dovrà essere autosufficiente.

Nel progetto della presidente, alcune macroaree copriranno territori vastissimi: l’area 3, ad esempio, andrà dal confine con la Campania fino alla Asl di Civitavecchia, lungo il litorale.

A detta della Polverini, “in ciascuna macroarea c’è tutta la catena delle specialità che si deve offrire. Si tratta di uno schema che ci consentirà di arrivare alla riduzione del numero delle Asl da 12 a 8.”

Proprio nell’organizzazione delle Asl, la Polverini avrebbe rintracciato molte cose che non vanno: in particolare, molti posti letto sarebbero utilizzati in modo sbagliato.
L’iter di riduzione delle Aziende sanitarie nel Lazio dovrebbe partire dalla fine di giugno, quando andranno in scadenza i contratti degli attuali manager che furono nominati dalla giunta Marrazzo.

L’idea della presidente Polverini è di arrivare entro la fine dell’anno a due Asl a Roma, due nella provincia romana e una per ogni altra provincia del Lazio. Entro tre, quattro anni al massimo, si dovrebbe raggiungere l’obiettivo finale: un’azienda sanitaria a Roma, una nella provincia romana e quattro nel resto della regione.


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