INTERVISTA | Nidi e scuole d’infanzia, Claudia Pratelli: “sicurezza, sostenibilità e inclusione al centro del futuro”
E sulle assunzioni alla Scuola, l'assessora fa sapere: "abbiamo assunto subito 650 persone a tempo indeterminato, e altre 100 lo saranno quest'anno"Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro. 40 anni, Laurea e dottorato in Sociologia, è stata ricercatrice ed attivista sindacale.
Impegnata sui temi della scuola, dell’università e della ricerca nelle associazioni e nei movimenti, ha fatto parte della Segreteria di Sinistra Italiana.
Dal giugno 2018, per tre anni, è stata assessora alla Scuola e alle Pari Opportunità del III Municipio. Candidata in Assemblea Capitolina con la lista Roma Futura, è stata eletta con oltre 2.200 voti.
Noi di Abitarearoma.it l’abbiamo intervistata sulle tematiche riguardo i Nidi e la scuola d’infanzia.
Stante le competenze comunali dirette su nidi e scuole d’infanzia, sappiamo che l’amministrazione è impegnata anche su progetti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Che lavoro avete fatto in questo senso per il miglioramento delle nostre scuole capitoline?
Difficile racchiuderlo in poche parole. Le scuole sono un capitale prezioso eppure sono state trascurate negli anni sotto troppi punti di vista. A cominciare dall’edilizia scolastica.
Abbiamo trovato gli edifici in uno stato del tutto inadeguato, per questo una delle prime azioni del Sindaco Gualtieri è stata siglare col precedente Governo il progetto “scuole verdi” per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico di 200 scuole della cittá. Un’operazione manutentiva che sta partendo proprio adesso di dimensioni mai viste a Roma, su cui c’è la costante attenzione dell’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini.
A questo si aggiungono i tanti lavori finanziati col PNRR e il piano straordinario di manutenzione delle scuole superiori portato avanti dalla Città Metropolitana grazie all’impegno del Consigliere delegato Parrucci. Sempre dal punto di vista dell’ “hardware” ci tengo a sottolineare l’implementazione progressiva di strade scolastiche, cui stiamo lavorando insieme all’assessore Patanè, zone pedonalizzate e libere dalle macchine davanti alle scuole. Per adesso ne abbiamo realizzate 10 ma contiamo di arrivare a 100.
Non meno importanti, tuttavia, sono i progetti volti a contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. Roma, purtroppo, è anche capitale delle diseguaglianze, dove ai Parioli ci sono otto volte i laureati di Tor bella Monaca, una cittá caratterizzata da periferie territoriali e sociali dove le opportunità per i ragazzi sono scarse o assenti.
Per questo abbiamo fortemente voluto investire anche economicamente sul contrasto alle disuguaglianze a scuola con azioni che vorrei diventassero la carta d’identità di Roma: le scuole sempre aperte; la mappa della città educante; il supporto scolastico ad alunni e alunne con background migratorio.
Può fare qualche esempio dei progetti passati e futuri che le sono più a cuore?
Soprattutto Roma Scuola Aperta, vale a dire quel progetto che finanzia le scuole per rimanere aperte oltre l’orario ordinario, con azioni che vanno dal supporto scolastico, alla creatività artistica, passando per l’educazione alle relazioni. Ogni anno ne abbiamo coinvolte oltre 100 e migliaia di ragazzi e ragazze.
Poi c’è la Mappa della città educante che ormai è alla sua terza edizione e che è uno straordinario strumento a disposizione delle scuole, per assolvere in modo ancora più forte alle sfide a cui facevamo cenno poco fa. Si tratta di una ricchissima raccolta di iniziative didattiche, formative e culturali gratuite, proposte dalle più prestigiose istituzioni culturali della città ed enti e società del Gruppo Roma Capitale.
Poi mi piace citare il lavoro che stiamo facendo per promuovere l’inclusione di ragazzi e ragazze con background migratorio e quello che, di concerto con l’assessorato alla mobilità, stiamo portando avanti per liberare le strade limitrofe alle scuole dal traffico e dalle macchine, restituendoli alla cittadinanza e alla socialità.
Per il futuro invece abbiamo progetti sperimentali e molto innovativi, che metteranno Roma al centro della sperimentazione delle pratiche più avanzate dell’innovazione sociale ed educativa, ma non faccio spoiler. E abbiamo obiettivi ambiziosi come quello di promuovere l’educazione all’affettività nelle scuole durante l’orario scolastico e non solo.
Entriamo nello specifico della Mappa che si appresta ad uscire. Quali sono gli elementi di maggiore rilievo che si sente di evidenziare?
In questi tre anni la Mappa è cresciuta moltissimo arrivando a coinvolgere 30 realtà culturali di altissimo valore, come l’Auditorium, il Palazzo delle Esposizioni, la Sovraintendenza, il teatro dell’Opera solo per fare qualche esempio.
Il risultato è stato quello di dare a tantissimi studenti e studentesse l’opportunità di fare gratuitamente esperienze non scontate e di qualità. L’11 novembre presentiamo la nuova edizione, con ospiti eccezionali, oltre naturalmente al Sindaco, Roberto Gualtieri.
Penso che la forza di questo progetto sia quello di aver innescato un dialogo tra le scuole e la ricchezza culturale che anima la città, capace di responsabilizzare un’intera comunità di adulte e adulti – a partire dalle istituzioni- nel processo educativo delle nuove generazioni. Quando parliamo di Comunità educante parliamo anche di questo.
Assessora Pratelli, uno dei principali temi di questa Città, riguarda quello sulla “sicurezza” scolastica. In particolare le chiedo, come avete risposto alla richiesta di intervento che è venuto dai territori, a seguito dei numerosi furti avvenuti di notte nelle scuole?
Per cercare di far fronte a questa piaga abbiamo prima di tutto stretto alleanze. Penso in primis al protocollo firmato a luglio scorso con la Prefettura, la Regione e l’Usr per il collegamento diretto al NUE-112.
Nella prima fase del progetto le scuole coinvolte erano 36 e in pochissimo tempo sono diventate 105 quelle in cui il sistema è stato già attivato.
Alla fine contiamo di arrivare a più di 800 scuole collegate al sistema che permette di ridurre drasticamente i tempi di intervento delle forze dell’ordine in caso di intrusioni o altre situazioni di emergenza.
Come avete individuato le scuole da cui partire?
Gli istituti sono stati individuati seguendo il criterio dell’urgenza, quindi dando la precedenza agli istituti più colpiti, ma anche quello della compatibilità del sistema di allarme che potesse essere collegato più facilmente al Nue.
Nei mesi scorsi, ma non solo sono arrivate diverse segnalazioni di alcuni municipi che lamentavano la carenza di personale nei nidi. Avete già in programma un piano per fronteggiare questo problema ?
Quello personale dei nidi è una questione complessa sulla quale abbiamo fatto molto, consapevoli che come comuni abbiamo dei vincoli strettissimi imposti dalle norme nazionali.
Per inquadrare il tema si consideri che tra nidi e scuole d’infanzia Roma ha più di 500 strutture in cui lavorano quasi 7mila tra educatori e insegnanti, un numero enorme, che richiede di ricorrere anche ai contratti a tempo determinato perchè Roma Capitale non può assumere a tempo indeterminato tutto il personale di cui avrebbe bisogno.
Il nostro sforzo è stato quello di assumere subito 650 persone a tempo indeterminato, una stabilizzazione di entità che Roma non vedeva da molto tempo, e altre 100 lo saranno quest’anno.
Ma non basta. Sappiamo che ne servirebbero di più, ed è per questo che con il Sindaco Gualtieri ci siamo fatti promotori nei confronti del Governo dell’esigenza di una deroga al tetto delle assunzioni e di un piano straordinario di assunzioni per Roma di 3mila unità per Roma, di cui 1000 nella scuola.
Quali sono stati secondo lei, gli effetti dell’introduzione dei coordinatori pedagogici nei nidi dall’inizio del 2024?
L’introduzione dei coordinatori e delle coordinatrici pedagogiche è stata una piccola grande rivoluzione nell’ambito educativo e scolastico di Roma Capitale.
Oggi ciascun coordinatore si occupa di un numero di strutture inferiore rispetto al passato, garantendo un presidio sul territorio più prossimo ed efficace. Pensate che passiamo da casi di sovraintendenza di 7/8 servizi educativi e scolastici a una media attuale di 3.
Accanto a questo, abbiamo rafforzato gli uffici municipali e dipartimentali preposti alla gestione del sistema 0-6, in cui sono stati collocati, anche con funzione di Elevata Qualificazione, i funzionari educativi e scolastici che prima lavoravano nei servizi e che hanno una lunga e preziosa esperienza sul campo da mettere a servizio dell’amministrazione e delle nostre scuole. Infine molto importante è quello che è stato fatto nei municipi, dove in ognuno sono stati istituiti i Coordinamenti Pedagogici Territoriali.
Si tratta di strumenti fondamentali, in cui si riuniscono tutte le figure di coordinamento dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, statali e privati convenzionati con funzione di raccordo tra i servizi educativi del territorio e di promozione dell’innovazione educativa e di una cultura dell’infanzia.
Alla base c’è l’idea di andare verso la realizzazione del sistema integrato 0-6 anni. Insomma è un percorso in divenire su cui come Amministrazione puntiamo moltissimo.
Per chiudere. Parlando invece delle energie rinnovabili viene naturale pensare ai temi della sostenibilità nelle scuole. Quali progetti presenti e futuri dobbiamo aspettarci?
Su questo aspetto Roma capitale si posiziona in cima alla classifica dei Comuni virtuosi: grazie ai fondi del progetto “scuole verdi” interveniamo in oltre 200 scuole per efficientare gli edifici dal punto di vista energetico e ridurre così consumi ed emissioni ed inoltre il nostro è il primo Comune d’Italia a dotarsi di un regolamento per la realizzazione delle comunità energetiche su cui stanno partendo esperienze in tutti i municipi con al centro le scuole.
Grazie ai fondi del Pnrr e alle risorse del Cis riusciremo quindi a quadruplicare entro il 2026 la produzione di energia pulita sfruttando i tetti delle nostre scuole e degli uffici di Roma Capitale. Già adesso abbiamo iniziato con 15 scuole, primarie, secondarie e licei,in diversi quartieri della città, una struttura per ogni municipio. Si tratta di un cambio di passo importante, per il quale va ringraziato il Sindaco e l’Assessora ai lavori pubblici Ornella Segnalini, che hanno dato un impulso straordinario.
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