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Considerazioni sul documento sullo stato di avanzamento lavori (SAL) del PNRR, primo semestre 2022

Il Governo, ieri 26 maggio 2022, ha esaminato il documento sullo stato di avanzamento lavori (SAL) del PNRR, primo semestre 2022.

Draghi dice che va tutto bene ed è fiducioso.
L’analisi fatta non è molto ben fatta, perché questi preconsuntivi sono elaborati nel modo peggiore, che nessun tecnico esperto approverebbe.

1. Gli obiettivi del PNRR sono fortemente disomogenei. Alcuni sono politici, realizzazione di processi di riforme complesse, altri sono l’acquisto di autobus ecologici, altri ancora sono la definizione di una semplice procedura, poi ci sono anche gli acquisti di lampade alogene…Sto esagerando, ma è così, una grande macedonia, dove tutti assaggiano il frutto che più gradiscono.
In dibattiti con figure istituzionali delle Regioni, una ciascuna per il Nord, il Centro e per il Sud, mi sono reso conto che questa visione strategico-manageriale i nostri politici neanche se la immaginano! A loro interessa far vedere che la linea del bus 13 passerà vicino Villa Adriana o S. Lazzaro, per raccogliere voti lì, ma non pensano minimamente che l’utilizzo di quel bus ecologico non è efficace, anzi è una duplicazione del bus 10. Miopia pura. E così si misura a spanne la percentuale degli obiettivi raggiunta….

2. Ho fatto presente in pubblici dibattiti a questi politici che devono imparare a fare una gerarchia di obiettivi. La realizzazione di grosse riforme, volute da UE e che condizionano il saldo dei finanziamenti miliardari, in Italia non riusciremo a farla con questa miopia e con questo approccio da dilettanti. Gridano al successo per il raggiungimento dell’accordo sulle concessioni balneari come se ciò equivalesse alla riforma della concorrenza! Sono contenti per fare una bozza della riforma delle rendite del catasto, che andrà in vigore fra 4/5 anni e non risponde ai requisiti di giustizia fiscale che vuole UE! Poi con ventuno provvedimenti ministeriali, 21 deliberazioni sulla carta, dicono che gli obiettivi del 30 giugno verranno raggiunti! Ma come fanno ad essere così lontani dalla realtà e a credere che tutti i cittadini siano così creduloni o ingenui?

3. Infine il problema più grosso: l’obiettivo strategico del Software e delle menti pensanti per gestire 215 miliardi di progetti, ma soprattutto per rigirare come un calzino il modo di fare di questa Repubblica, che non si rende conto che deve ancora lavorare molto per conquistarsi la R maiuscola!
Le Università italiane sfornano ottimi elementi, la Ricerca, pubblica e privata, realizza ottimi percorsi di formazione, sia privata che pubblica. Ma non riusciamo a trovare:
– per alcune posizioni top, professionalità adeguate;
– per molte posizioni al Nord Italia, vincitori di concorsi disponibili a spostarsi di 400 km dal pese natio,
– il bandolo della matassa per certi concorsi complessi e per la formazione preliminare di altre migliaia di addetti.

Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Faccio presente che per avere dati attendibili sul SAL del PNRR occorre ricorrere alle analisi di Istituti Privati, Onlus, che si finanziano con il 5 per mille!!!
È assurdo. Gli “uffici studi” pubblici che cosa fanno per il pubblico?
Continuo a sfidare qualunque responsabile ministeriale ad un dibattito sul PNRR, probabile occasione mancata per questo povero Paese (P maiuscola, come la dignità di tanti disoccupati).

Intanto giro per le Università ad incoraggiare giovani laureati di talento…
A loro va data speranza.


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