La “bagna cauda” a Roma

Appuntamento con l'Associazione Piemontesi a Roma per la rivisitazione di un piatto tipico regionale

Torna, come consuetudine consolidata, la serata dedicata all’ELOGIO DELLA BAGNA CAUDA, piatto tipico piemontese di cui diamo qualche annotazione storica.

L’associazione Piemontesi a Roma, ricorda questo appuntamento di sabato 25 gennaio alle ore 20, presso il ristorante romano le Jardin d’Hiver dell’hotel Crowne St peter di via Aurelia Antica 415.

La bagna cauda – Questa salsa, tipica del Piemonte occidentale, ma poi estesa a tutta la regione, nasce dalla cucina invernale che utilizza pesce conservato sotto sale, portato dalle coste liguri alle vallate alpine e le verdure dell’orto rimaste sotto la neve o conservate nella dispensa casalinga. Nel tempo ha assunto un connotato di grande convivialità in quanto ancora oggi è tipico mangiare e intingere insieme accompagnando con un vino robusto questa grande invenzione gastronomica del Piemonte. In antico si usava l’olio di noce che ha la particolarità di non bollire, poi sostituito dall’olio di oliva, anche questo prodotto in Liguria e poi estesosi in altri territori.

Si prepara con queste dosi per 6 persone:

• 100 g di acciughe salate

• 4 o più spicchi d’aglio

• 250 g d’olio

• 50 g di burro (a piacere)

• 1 tazza di latte

• Panna (secondo l’opzione)

• Verdure crude, lesse e al forno

• cardi e cavoli

• peperoni (crudi o al forno)

• topinambur

• cuori bianchi di scarola

• rape bianche

Schiacciati gli spicchi d’aglio si tengono a bagno due ore nel latte. In un tegame di coccio si scalda l’olio, si aggiungono gli spicchi sgocciolati e, con un cucchiaio di legno, si riducono a crema. Unite le acciughe dissalate e disliscate, due cucchiai di panna (se si sceglie di usarla), una noce di burro si cuoce (senza far bollire) mescolando fino allo scioglimento delle acciughe.

Si pone poi il recipiente sull’apposito fornello al centro della tavola dove ogni ospite intingerà le sue verdure. La bagna cauda si consuma sempre caldissima; si può servire anche in ciotole e fornelletti individuali; per ingentilire il sapore della salsa, si può eliminare il germoglio centrale dell’aglio.

L’associazione ha potuto realizzare questo appuntamento grazie alla cortese ospitalità della Direzione dell’Hotel e l’associazione culturale Cà d’ij Amis di La Morra, le Confraternite gastronomiche ospiti e ricorda con piacere che è invitata la Chaîne des Rôtisseurs – Association Mondiale de la Gastronomie, Bailliage Roma Capitale e il Rotary Club Roma Sud Ovest.

 


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