

AN, Gioventù Europea e Mila di Codra consegnano regali ai bambini di case famiglia e strutture di solidarietà
Foto dal sito Fabriziosantori.com
Il 6 gennaio i ragazzi di Gioventù Europea, gli iscritti dei circoli di AN Nuovo Portuense e Monteverde Nuovo, l’associazione delle donne di Mila di Codra insieme ai consiglieri Federico Rocca e Fabrizio Santori, si sono recati presso le case famiglie di accoglienza per le ragazze madri “San Giovanni Eudes” nel quartiere Pisana, “Figlie di San Francesco di Sales” ai Colli Portuensi, “Suore Oblate della Sacra Famiglia” a Bravetta, “Nostra Signora di Valme” a Portuense, per consegnare giocattoli, indumenti, coperte, trapunte, panni e scarpe sia ai bambini ed alle ragazze ospiti delle strutture, provenienti da ogni paese del mondo, sia ai senza tetto e altri poveri che frequentano le strutture di solidarietà dei quartieri del XV e del XVI Municipio di Roma.
“Abbiamo raccolto quasi un quintale di oggetti tra giocattoli ed altri generi – dichiarano i consiglieri di AN, Rocca e Santori – dando vita nei mesi scorsi ad una raccolta significativa tra i cittadini di Portuense, Santa Silvia e Villa Bonelli, Casaletto e Colli Portuensi.
Ringraziamo l’enorme generosità dei nostri quartieri, ogni anno che passa cresce tra le persone comuni questo spirito di solidarietà ed attenzione nei confronti – proseguono – delle persone più bisognose, per noi è stato facile, è bastato sensibilizzarli e dargli un punto di riferimento, il resto lo hanno fatto cittadini e commercianti con le loro offerte.
E’ il quinto anno di seguito che organizziamo iniziative di questo genere e più si procede e più riscontriamo adesioni: lo scorso anno la nostra attenzione si era focalizzata esclusivamente sui generi alimentari e indumenti per le sciagure dello Tsunami, quest’anno siamo tornati tra i bambini e tra i senza tetto del territorio ma il merito più grande va alle strutture religiose che svolgono tutti i giorni, da decenni, questo grande lavoro di accoglienza solidale e di integrazione.
Non abbiamo regalato nulla ma stiamo solo restituendo una piccola parte della nostra fortuna – concludono Rocca e Santori – sappiamo che quello che abbiamo fatto è molto poco rispetto alle reali necessità ma siamo convinti che al di là del singolo dono o dell’iniziativa in sé, tutto questo serva a sensibilizzare le coscienze e a portare all’attenzione di un numero sempre maggiore di cittadini il problema che esistono troppe persone che vivono nella miseria ed hanno bisogno di un nostro aiuto anche piccolo. Serve veramente poco per regalare un sorriso a un bambino, a una ragazza o a un senza tetto che non ha nessuno nella speranza che le istituzioni al contrario diano loro qualcosa di più di un semplice sorriso”.
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