Categorie: Costume e Società
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La differenze di oggi e di una volta

Quante volte, da 40 anni, mi sono sentito dire, da amici o colleghi stranieri: “Italiani, ma che fate?” “Perché il vostro Presidente del Consiglio fa le corna nella foto ufficiale del G8?” “Perché non utilizzate la vostra creatività per risolvere i grossi problemi che avete, invece di fare i furbi?” “Quando smettete di raccomandare e abbattere la meritocrazia, non vi rendete conto che così sfasciate tutto?” “Quando farete una politica per ridurre il vostro deficit, tra i più alti al mondo, e quando farete cultura ed insegnerete a leggere ai vostri giovani, che sono tra i minori conoscitori di vocaboli della propria lingua e i massimi ignoranti di lingue straniere in Europa?” ed infine, l’ultima l’altro giorno da Jarno, grande mio amico finlandese in carrozzella, che a Gerano (RM) mi ha guardato e mi ha detto, in italiano perfetto: “Perché voi Italiani non avete capito che possedete il patrimonio culturale massimo al mondo e non lo rendete fruibile: accessibile agli handicappati, ma soprattutto noto e ispiratore di vita ai vostri giovani?”

Mi sento triste di sentirmi dire queste cose sulla mia gente e sul mio Paese, che non ha coscienza del proprio stato di sonno annebbiato, di precarietà etica, di cecità politica.
Mi sento ribollire, quando riusciamo a farci approvare da UE un Piano Strategico come il PNRR, riusciamo a incassare i miliardi di euro in anticipo e …poi chissà che cosa riusciremo a fare.
Temo niente, perché il tempo passa e non gestiamo. Nessuna struttura di responsabilità, nessun avvio di grandi lavori, nessun dibattito sull’andamento dei lavori. Solo ddl Zan, solo Europei, solo candidati alle Amministrative, solo 7 saggi che discutono di spartizione di potere personale (non dei problemi di tutti), solo passetti del Papa sceso dal letto, solo canzoni della Carrà (24 h su Rai1, con una pacchianaggine e una volgarità che non è stata mai di Raffaella, la quale – quelli di via Nemea lo sanno bene – faceva del tutto per passare inosservata e per non turbare nessuno con la sua presenza!)

Povera Patria…
Poi mi ricordo che questo Paese ha portato la Civiltà in tutto il mondo conosciuto, inventato il Diritto, l’Economia Civile, le banche, il Rinascimento; noi abbiamo onorato la letteratura, la poesia, la filosofia, la scienza; abbiamo sofferto tanto per recuperare la storia che ci aveva superato.
Non abbiamo sprecato tutto.
E cominciamo a confrontarci con il mondo, ad uscire dalle nostre torri e dai nostri recinti….”Prima gli Italiani…” diceva qualcuno.
Non è cosi’.

Quelli che abbiamo cacciato all’estero con le raccomandazioni degli imbecilli nostrani, si stanno facendo onore.
Di loro gli Europei NON ridono, come invece educatamente, sommessamente, RIDONO dei nostri ridicoli primi attori nostrani.
All’estero i nostri “fuorusciti per necessita’” sono apprezzati in tutti i campi, a livello personale, per la preparazione, la tecnica, la competenza e la capacità di gestire che dimostrano.
Confido che queste migliaia di nostri connazionali tornino in Patria, a dirci che siamo tutti su una barca e insieme si costruisce il futuro.

Chiudo con un aneddoto prezioso.
Una volta, ad Oxford, incontrai dottorandi italiani, che studiavano in modo eccellente e per pagarsi vitto e alloggio facevano i camerieri, i baby-sitters e anche gli accompagnatori di cani. Era passato il mese prima, per un incontro col club degli Universitari di quell’Ateneo, un nostro politico, il quale aveva fatto il suo mestiere, il comico, anche in quella sede così severa e austera, con risultati scandalosi e sconcertanti.
Avevo con mia moglie incontrato tanti studiosi, anche italiani e ne eravamo entusiasti. Poco prima della conferenza, due studenti italiani, di Varese e Salerno, mi si avvicinarono e mi chiesero implorandomi: “La preghiamo, faccia del tutto per recuperare la brutta figura fatta da noi Italiani, con quel buffone… il mese scorso.”
Mi misi a parlare solo di sicurezza nucleare internazionale: senza fare nessun commento sul fatto che ormai l’Italia anche in questo settore si era arresa….
Alla fine nessuno si ricordò del comico!

PS Il filmato dell’incontro del Comico con gli studenti di Oxford era conosciuto da tutta l’Europa. Solo i giornali italiani non ne hanno mai parlato…

https://www.huffingtonpost.it/2019/01/15/beppe-grillo-contestato-a-oxford-il-comico-non-siete-cortesi_a_23642641/


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