La festa dei Popoli a Roma

Sarà celebrata sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 in molte parrocchie della Diocesi di Roma
Federico Carabetta - 17 Maggio 2023

La Festa dei Popoli, così come molti ricordano per aver vivacizzato la grande piazza di San Giovanni in Laterano, con i rappresentanti di numerose nazioni, gazebo di rappresentanza e cucine di ciascuna nazionalità presente a Roma, probabilmente entrerà a far parte del novero degli eventi memorabili sì, ma relegati tra le rimembranze.

Così la grande kermesse multietnica, come già lo scorso anno, sarà celebrata a livello parrocchiale sabato 20 e domenica 21 e coinciderà con la solennità dell’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo. le sante Messe saranno cantate nelle diverse lingue delle comunità etniche partecipanti.

Il comunicato della Diocesi di Roma dice:

“Nella sua lettera enciclica Fratelli tutti, Papa Francesco sin dalle prime righe mette in risalto l’esigenza evangelica, ripresa da san Francesco d’Assisi, di una fraternità che permetta di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona, al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo dove si è nati o si abiti”, riflette il vescovo Riccardo Lamba, delegato diocesano per la Chiesa ospitale e “in uscita”. “Da anni nella Chiesa di Roma – prosegue – si sono sviluppate diverse iniziative che hanno promosso l’accoglienza e la progressiva integrazione nelle nostre comunità parrocchiali di decine di migliaia di migranti, provenienti da tutti i continenti, alla ricerca di condizioni di vita più sicure e più dignitose per sé e per i propri familiari, garantendo loro anche adeguata cura pastorale. Tra queste iniziative c’è la Festa dei popoli, inizialmente celebrata a livello diocesano e dall’anno scorso proposta a livello di prefetture, per favorire in modo più capillare la conoscenza e la valorizzazione delle diverse tradizioni etniche”.

L’invito è allora per quanti “nelle vostre comunità si prendono cura della pastorale dei migranti a partecipare in una delle parrocchie di prefettura a una delle Messe di orario con i membri delle comunità etniche presenti sul territorio, per esprimere visibilmente la comunione di fede e la fraterna accoglienza di questi nostri fratelli”. Il desiderio è quello di “coinvolgere tutte le realtà di matrice etnica presenti sul territorio, dalle comunità religiose, specialmente quelle con carisma missionario, alle comunità etniche, ma anche e soprattutto la popolazione italiana”, rimarca don Pietro Guerini, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma. Con lo spirito proprio della Festa dei popoli: “vivere in modo sereno, in un contesto di preghiera e condivisione, l’unità nella diversità”. È quello che succederà, ad esempio, a Santa Maria degli Angeli, dove è parroco don Guerini. Nella basilica del centro storico, domenica prossima, ci saranno una ventina di vescovi ghanesi in visita ad limina. “Celebreremo insieme a loro la Messa delle 10.30 – anticipa il sacerdote – e parteciperà anche la comunità capoverdiana, quella rumena di rito latino, quella latinoamericana e quella venezuelana. La Messa sarà celebrata in più lingue e i canti saranno affidati alle diverse comunità presenti. Al termine, insieme ai vescovi africani, ci fermeremo per un momento conviviale”. Il vescovo Lamba sarà invece a Nostra Signora del Suffragio e Sant’Agostino di Canterbury, alle 18.30, per la Festa dei popoli della XVI prefettura: dopo la Messa presieduta dal prefetto don Stefano Cascio, si terrà un aperitivo dai sapori internazionali, preparato dalla comunità filippina e dalle altre che vivono nel territorio.

Nelle foto di archivio, le comunità romene e moldave alla Festa dei Popoli edizione 2016


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