La fontanella “votiva” di Pietralata
Si trova in via Castel Boverano, lo scarico è ostruito da tempo ed è circondata da immondizia
A poche decine di metri dalla ormai ex fonte miracolosa di via Matteo Tondi si è creata nel tempo una mini discarica, che complice la forma della circostante vegetazione crea con la fontanella di via di Castel Boverano, quasi angolo con via delle Messi d’Oro, un tutt’uno che vagamente può far pensare ad una nicchia votiva dedicata al nasone, se non fosse per l’accumulo crescente di rifiuti, materassi, assi di legno, ecc. che da tempo invadono perfino la contigua vegetazione della Riserva naturale del Parco dell’Aniene (nella foto, in primo piano, un tratto della recinzione del Parco).
La quantità del muschio che si è creato attorno alla fontanella e sul marciapiede rende l’idea di quanto tempo sia passato dall’ultima volta che ha funzionato a dovere.
Il tombino sulla strada, a pochi metri dalla fontanella, è anche esso otturato e quindi l’acqua riesce a concludere il suo percorso solo dopo un’altra decina di metri finendo nel tombino successivo e formando una lunga L sull’asfalto che aumenta il degrado, aggiungendosi a quello che si vede guardando verso il nasone, attorniato dai resti lasciati lì dalla umana inciviltà.
Lo spettacolo è orribile e non è solo sotto agli occhi dei residenti, ma di decine di migliaia di pendolari che vi transitano con auto e motorini perché la via viene percorsa da tutti quelli che dal fondo di viale Togliatti passano dietro al parcheggio di Ponte Mammolo e si dirigono poi verso via di Pietralata ecc. ecc.
La quantità di materiale che si cela nella, troppo fitta ed incolta, vegetazione spontanea è tale che neanche l’opera di volenterose associazioni potrebbe sistemarla, serve proprio l’intervento dell’Ama con uomini e mezzi idonei. Anche perché ormai è tanto, ma tanto tempo che lì vi si accumula materiale.
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