La memoria è in cammino e nessuno la può fermare

Memoria della Memoria: per fare Storia e Memoria del 27 Gennaio 1945, l'ANPI va a scuola per il prossimo 27 Gennaio 2024

BESTIE! (con tutto il rispetto per gli animali) – Dunque, ieri l’altro a Berlino (Germania) un milione di persone è sceso in piazza per gridare con forza: “NOI ODIAMO AFD!”.Questi simpaticoni di nazisti di Alternative Fur Deutchland (AFD) – che hanno incassato alle ultime Elezioni a livello nazionale, il 20% dei voti (e sono accreditati di un 30%), soprattutto nei Land della ex Germania Est (ringraziamo, per questo, i sovietici, la DDR, la STASI, il “compagno” Ulbricht e le loro galere) – hanno proposto non solo il blocco dell’emigrazione straniera, ma l’allontanamento forzato di tutti gli stranieri (italiani ed ebrei compresi, si capisce) dalla Germania, anche di quelli presenti nel Paese  da più tempo. Una sorta di “purificazione della razza” in chiave, diciamo così, moderna. Per fortuna c’è stata una forte reazione democratica, ma la preoccupazione è grande e resta.

«La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». (Legge 20 Luglio 2000, n. 211, “Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.”, Articolo 1).

È il 27 Gennaio 1945 e la cinepresa del Capitano Aleksander Vorontsov riprende l’abbattimento dei cancelli del Campo di sterminio di Auschwitz (Oswiecim, in polacco), una delle centinaia di stazioni della morte dell’universo concentrazionario nazista. Vorontsov fa parte dell’Armata Rossa – 100° Battaglione “Lviv”, 454° Reggimento Fanteria, inquadrato nella 60a Armata Ucraina – ed il suo compito è quello di filmare l’avanzata delle truppe sovietiche. Lui ed i suoi soldati vengono dalla grande offensiva della Vistola e poco dopo il mezzogiorno di quel 27 Gennaio vedono pararsi loro davanti i cancelli del KL di Auschwitz. Sul cancello principale campeggiava una delle scritte più tristemente famose dell’ultimo Secolo, che recitava secca: “Arbeit Macht Frei” (“Il Lavoro Rende Liberi”). Ma non saranno uomini al lavoro quelli che la cinepresa dell’Ufficiale sovietico riprenderà, appena abbattuto quel cancello, bensì migliaia di “morti viventi”, circa 7mila, scheletri umani sopravvissuti all’orrore dei cinque anni di attività di quella immensa “Fabbrica della morte”, che ha inghiottito un milione e mezzo di vite, risparmiandone un numero infinitesimale, solo per l’arrivo dei sovietici.

Ha scritto Primo Levi, uno di quei sopravvissuti, nel suo “Se questo è un uomo”, racconto lucido di quell’inferno vissuto dall’interno: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». Dunque, è necessario ricordare quelle persone, quei luoghi e quella storia tragica, facendone costantemente Memoria. Per tenere fede a questo impegno, anche quest’anno la nostra Sezione ANPI sarà presente in diverse Scuole del nostro Municipio, per parlare e ragionare con gli studenti e con i loro Insegnanti. Questo il calendario:

  • il 25 Gennaio p.v., presso la Scuola Media San Francesco D’Assisi, in Piazza Borgoncini Duca, 5;
  • il 26 Gennaio, presso la Scuola Media “2 Ottobre 1860” (Marianna Dionigi), in Via di Santa Maria alle Fornaci, 3;
  • il 30 Gennaio, presso la Scuola Media Manetti, del Plesso Manetti-Sacchetti, in Via Manetti, 6

Mentre negli anni precedenti – in aderenza a quanto previsto dalla Legge n. 211/2000, di cui all’inizio di questa Nota – abbiamo ricordato il tentato sterminio del popolo ebraico e il Porrajmos dei Rom e dei Sinti, quest’anno – continuando nel nostro cammino tra Storia e Memoria – ragioneremo sugli IMI, gli Internati Militari Italiani, raccontando la loro dolorosa odissea, ma anche la loro risoluta Resistenza al nazifascismo.

Inoltre, il giorno 26 p.v. – mentre saremo impegnati con i ragazzi e gli Insegnanti della Scuola “2 Ottobre 1860”, i cittadini aderenti al Laboratorio di Quartiere San Pietro-Cavalleggeri – con cui da tempo collaboriamo – daranno vita ad un Percorso della Memoria che toccherà le diverse pietre d’inciampo che, negli anni, abbiamo fatto istallare nel Quartiere, posando una rosa su ognuna di esse, in memoria dei deportati delle Fornaci con il convoglio n. 64155, del 4 Gennaio 1944, come di tutti gli altri deportati politici, antifascisti e partigiani e del loro sacrificio per la nostra libertà. 

Per chi volesse unirsi al Percorso, l’appuntamento è alle ore 10,30, del 26 Gennaio 2024, all’altezza del Teatro Ghione, sito in Via delle Fornaci, 37.

Ugo Fanti, Presidente della Sezione Anpi di Roma Aurelio-Cavalleggeri “Galliano Tabarini”


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