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La ragione e la fede

Non preoccupatevi, non sarò più noioso di sempre.
È che l’altra notte, tornando da un incontro spirituale piacevolissimo e meraviglioso, come contenuti, temi trattati, discorsi fatti dai presenti, ero felice mentre percorrevo con Marina ed un carissimo amico, velocemente, all’una di notte, viale Vaticano… Poi, su viale Trastevere, tutto bloccato, 1 h per percorrere 2 km, con spettacoli assurdi e stupidi ai bordi della strada. Giovani di 16/20 anni, semi ubriachi, sguaiati, in calzoncini e magliette ridottissimi, che urlavano, ridevano, sghignazzavano, e noi in macchina non riuscivamo a parlare come fino a 5 minuti prima.

Poi, arrivati a piazza Trilussa, pantere e furgoni della Polizia che tenevano a bada migliaia di ragazzi e ragazze appiccicati, senza mascherine, che bevevano e ridevano, si toccavano e ridevano, in una confusione da 130 decibel…
Questo rito, pagano e francamente incomprensibile per noi, mi ha shoccato e mi ha spinto a recuperare con ansia e frenesia lo spazio all’altezza dell’isola Tiberina e a tornare a casa sudato e grato alla sorte.

Sono inadeguato ai tempi moderni, alle inconsistenze attuali, al vuoto che mi toglie l’ossigeno, respirato fino a un’ora prima!
Sono anziano, ma devo capire, con il mio binomio, la Ragione e la Fede. Devo capire!
Tutto ciò che mi appare assurdo, zotico, infantile, oscuro, come quando l’isteria generale si manifesta davanti agli episodi eclatanti ingranditi dai mass-media (la malattia di una personalità, la vittoria ad una finale della Nazionale, un concerto di una pop star mondiale, la morte di un Papa o un Presidente) non posso non esaminarlo con ragione-fede, non posso non sforzarmi a mettermi nei panni dei miei simili, che sembrano a prima vista degli sprovveduti in mano a burattinai abili e cinici.Devo capire..

E quando vedo, di fronte a tali spettacoli, pontificare, severi nel loro doppio mento, razionalisti inflessibili e dogmatici sposati indissolubilmente con le loro verità assolute, mi ribello ugualmente, sorrido quasi-paziente e vado a cercare la mia coppia preferita: ragione-fede. Per capire..
Certo meditare in modo che la tua ragione diventi ragionevolezza e la tua fede il luogo in cui le tue passioni, il tuo sentire profondo incontrano l’accoglienza e alla fine il perdono, mica e’ tanto facile!

L’esprit de géométrie cartesiano, che occupa la maggior parte del mio cervello diurno, deve diluirsi, al calar della sera, con l’esprit de finesse di Pascal.
Ma poi mi ribello anche ai “francesi”, e comincio a saltare con intuito e passione da motivazioni razionali ad abbandoni metafisici frenati da richiami autoironici: “Ma chi ti credi di essere, Spinoza?” Se rido, vuol dire che sto sulla strada giusta per capire…
Mi è sempre stato oscuro il motivo per cui i filosofi degli ultimi due secoli abbiano sempre più trascurato lo studio della metafisica, lasciandola ai teologi. Questa spaccatura dei ruoli non mi è congeniale.
Anche le introspezioni nella fisica subatomica e la ricerca più avanzata sulle galassie devono essere rese appassionate ed entusiastiche da sentimenti e da volontà interiori, senza essere da ciò rese non libere e soggette a imprimatur di altri palazzi.
Né la fede deve essere condizionata da razionalismi rigidi e da posizioni freddamente agnostiche.
Cerchiamo di espanderci liberamente, accettiamoci nella sapienza diffusa, nella coesione laica, nel riconoscerci in regole giuste e garantiste, nei sentimenti più nobili e nuovi. Facciamo formazione e impariamo a essere sapienti e saggi.
Rifiutiamo steccati e muri, crociate e imposizioni di nostre verità assolute: la libertà interiore, nella ragione e nella fede, sono l’ingrediente principale dello sviluppo degli uomini.
Il giorno dopo sono tornato a Trastevere: sereno e senza preconcetti.

Alcuni giovani parlavano del colloquio della Maturità e bevevano birra, qualcuno con la mascherina d’ordinanza, più avanti bravi smascherati commentavano la bravura di Mancini e bevevano amarissimi alcolici, più avanti ancora non si poteva parlare per il rumore eccessivo e la confusione con occhi stralunati… Si urlava e si distribuivano drops abbondantemente…
Sono tornato dai quasi “maturati” e ho consigliato loro dove andare in vacanza a fare archeologia…
Ho bevuto anche Campari, rosso come la fede, ed un Crodino, ragionevolmente solare.


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