La Scuola Nazionale del Circo di Liana Orfei parla anche il cinese

Quella del 12 marzo 2015 è stata una grande giornata con gli artisti facenti parte della Beijing Federation of Literary and Art Circles

Quella del 12 marzo 2015 è stata una grande giornata per la Scuola Nazionale del Circo di Liana Orfei che, nella sua sede di via G. Perlasca al Collatino, ha ospitato, nel quadro degli scambi interculturali che avvengono con tutte le scuole circensi del mondo, nientemeno che gli artisti facenti parte di una delle più grandi federazioni del pianeta che operano all’interno de circhi.

artista cineseCi riferiamo agli artisti facenti parte della Beijing Federation of Literary and Art Circles, con all’attivo un numero impressionante di tesserati, che si sono esibiti in numeri di Magia, Imitazione e Destrezza, con un portentoso giocoliere che ha danzato al ritmo di un frenetico tip tap disegnando geometrie in aria e a terra con ben otto palline.

Alla fine della kermesse è seguito un rinfresco offerto dalla direttrice della Scuola Nazionale del Circo, l’instancabile Liana Orfei  e una premiazione con coppa ricordo sia agli artisti che si sono esibiti che agli studenti che hanno partecipato all’iniziativa.
cartelloLa scuola Nazionale del Circo ha stipulato con l’Università di Tor Vergata una convenzione per l’effettuazione di Corsi Triennali e che danno ai giovani partecipanti anche la possibilità di sbocchi lavorativi più che interessanti. Quasi sempre chi esce dai corsi, ottiene anche con un contratto di lavoro, ci ha detto Liana Orfei. La grande artista ha aggiunto: “Ho creduto in questo progetto fin dal 1958 quando, in collaborazione con il grande maestro Federico Fellini, realizzammo uno spettacolo a tema: Clown e Giocolieri che si avvaleva nientemeno che dei costumi di Donati e della regia di Bruno Landi. Nel 1973, sempre con il grande Fellini, demmo vita allo spettacolo Mille e una notte ospitando artisti circensi della lontana Cina. Certo, l’Italia non è la Francia dove, grazie all’intuizione dell’allora  Ministro della Cultura Lang, oggi i circhi francesi godono di risorse e tutele che ne salvaguardano la prosecuzione di un’attività iniziata migliaia di anni fa”.

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