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La “stangata” di “Standard & Poor’s” all’Italia – L’ “ajetto” Germania – E allora? – Farsi male da soli

Fatti e misfatti di dicembre 2014

La “stangata” di “Standard & Poor’s” all’Italia

“L’agenzia “Standard & Poor’s” – in un documento reso noto ieri – ha aggiunto, accanto alle già tre preoccupanti “BBB” italiane, quel pesante “meno” che è l’ultimo gradino prima che Bot e Bpt vangano qualificati come “spazzatura”. “BBB meno”, in sintesi, giustificato da una serie di dati negativi: la mancanza di un’adeguata crescita economica, il “Job act” che non creerà lavoro nel breve termine, il prodotto interno lordo che non andrà oltre lo 0,2% rispetto allo 0,6% stimato dal Governo, bassa inflazione e debito pubblico ad un massimo record di 2.256 trilioni nel 2016″.

Un quadro tutt’altro che rassicurante, una previsione da brividi, il pericolo di un clamoroso fallimento. Il nostro Governo, però, continua a sostenere che tutto va già meglio e meglio andrà nel prossimo futuro. Si spera, naturalmente, nel secondo caso. Che abbiano sbagliato, cioè, gli esperti analisti di “Standard & Poor’s”.

L’ “ajetto” Germania

“Ma anche la Germania – ha voluto sottolineare qualcuno al Ministero dell’Economia – non è che se la stia passando troppo bene: la stessa Bundesbank ha tagliato tutte le stime tedesche di crescita: nel 2014 il prodotto interno lordo salirà dell’1,4% e non più del previsto 1,9%, nel 2015 dell’1% e non più dell’1,9%, nel 2016 dell’1,6% e non più dell’1,8%”.

Tutto vero. A Roma, però, si dice “consolamece co’ l’ajetto”.

orfini
Matteo Orfini

E allora?

“Io – continua a sostenere il sindaco di Roma, Ignazio Marino – non ho mai conosciuto quel Salvatore Buzzi che è risultato il “braccio” della “tangentopoli capitolina”.

Stanno uscendo fuori, invece, carte e immagini che lo smentiscono. Le carte sono, ad esempio, un finanziamento di 10 mila euro versati nel 2013, a quel “Comitato provvisorio Pd città di Roma” che si occupava della campagna elettorale di Marino, da parte della “29 giugno cooperativa sociale onlus”, “leader” della “holding” facente capo proprio a Salvatore Buzzi. E le foto, ad esempio, sono quelle che ritraggono un felice Ignazio Marino con i vertici della stessa società “29 giugno cooperativa sociale onlus” e, anche, con Salvatore Buzzi. E allora?

Farsi male da soli

“Il commissario Matteo Orfini – nominato dal “premier” Renzi per reggere il Pd imploso, come altri movimenti politici, sotto i colpi di “Mafia Capitale” – ha voluto scandire a tutti che, se proprio si dovesse tornare a votare per il Comune di Roma, il candidato del partito sarebbe ancora Ignazio Marino”.

Ognuno, per carità, è padrone di farsi male da solo.


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