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Oggi siamo andati a visitare l’Associazione Cibo a Costo Zero una vera eccellenza per quanto riguarda la solidarietà, quella solidarietà che è arrivata nel giro di pochi anni a rendere meno sole famiglie già duramente provate da situazioni di sopraggiunta solitudine o peggio ancora di perdita del lavoro e quindi di difficoltà economiche in una famiglia con bambini.
Francesco D’Agapito e Andrea Pavone sono i fondatori dell’Associazione che attualmente è ospitata gratuitamente all’interno della ex Fabbrica Nemo in via Prenestina 942.
I nostri volontari – ci dicono Francesco e Andrea – sono tutti assicurati e iscritti al Libro dei Volontari ed è grazie a loro che siamo riusciti a dare risposte concrete ad ormai ben 1500 famiglie. Una cosa possibile grazie soprattutto alla generosità di Aziende, Persone e Associazioni come ad esempio la Coldiretti e tante altre ancora.
Fare e consegnare 1500 pacchi per alleviare le difficoltà di altrettante famiglie non è certo uno scherzo – ci hanno confidato i due fantastici fondatori di quella che è una vera e propria Fabbrica della Solidarietà – ma questo è possibile grazie a tantissimi volontari che mantengono il magazzino, che confezionano i pacchi a seconda dei componenti dei nuclei familiari a cui dare aiuto e infine anche a portarli al domicilio di ciascuna famiglia.
Ormai, – continuano Francesco e Andrea – siamo nel bel mezzo di una vera e propria pandemia sociale a cui si è anche aggiunta la tragedia ukraina nella quale, oltre a dare risposte con l’invio di derrate alimentari e medicinali abbiamo già anche preso in carico alcune famiglie con bambini arrivate sul territorio municipale.
L’associazione ha però una necessità, quella di avere una sede certa e che non può essere di certo quella attuale che possiamo utilizzare solo grazie alla generosità del proprietario che proprio in questi giorni ha rappresentato l’esigenza di metterla o in locazione o in vendita. Ed è per questo, che chiediamo alle Istituzioni un aiuto diretto attraverso la possibilità di poter utilizzare o locali di proprietà comunale non utilizzati o uno dei beni immobili sequestrati alle organizzazioni criminali.
Insomma, ognuno faccia la sua parte e Cibo a Costo Zero, da tempo già la fa!