Le ricette della nonna (e del nonno): antipasti natalizi

…Ma che si possono proporre per tutto l’anno
Letto di rucola e valerianella

Chissà perché gli Italiani cominciano a parlare dei cenoni di Natale e Capodanno mesi e mesi prima dell’avvento: consumismo, religiosità, epidemie, paura dell’anno che verrà?

Cosa fa scatenare la nostra immensa fantasia italica enogastronomica nei giorni che vanno dal 24 dicembre al primo gennaio?

Tartufo nero

Karl Gustav Jung avrebbe, forse, risposto che sono gli archetipi (dell’enogastronomia) delle popolazioni italiche (Etruschi, Romani, Apulo-lucani, Neapoletani, Siculi, Veneti, Longobardi, Celti, Umbri, Piceni, Liguri, Irpini, Bruzii ecc. ecc.), che ci spingono (dal profondo dell’inconscio) all’evento enogastronomico più importate dell’anno.

Ovviamente stare attorno ai fornelli in tempo di epidemia, mentre piove e fa freddo, è un godimento assoluto; ma torniamo al tema principale: in tutte le regioni italiane si coltivano la vite e l’ulivo (caso unico al mondo), ma ci sono altri prodotti di gran pregio che troviamo in tutta Italia (compresa Sicilia e Sardegna), ad esempio, il tartufo.

Bresaola condita con olio e pepe

Anche quest’anno, per noi residenti a Roma Est, il paese di riferimento (e di rifornimento) dei tartufi è Sambuci: la ditta è la VALPROMA, fondata da pochi anni dalla coppia Manuela Valentini e Marcello Proietti, ma che si è già fatta apprezzare da numerosi buongustai romani.

Manuela, Biondo e il tartufo nero di Sambuci

Cari enogastronomi di Abitare a Roma vi ricordo che Sambuci dista solo 44 chilometri da Centocelle, inoltre, la ditta garantisce anche la consegna a domicilio, così, essendo un prodotto di prossimità, la freschezza è garantita.

In questi giorni Marcello e Biondo (il migliore amico per i maniaci del tartufo), sono impegnati a cercare il tartufo nero uncinato, e noi della redazione, responsabili del settore alimentazione, non ci siamo fatti scappare l’opportunità di sperimentare per voi alcuni piatti sfiziosi.

Un piatto, che ha avuto il consenso di tutta la famiglia (consenso che è più facile avere dalla Food and Drug Administration), è senza alcun dubbio la bresaola con tartufo, scaglie di parmigiano ed altri condimenti.

 

Preparazione

  • Far marinare la bresaola in succo d’arancia o limone (se vi piace più aspro) per almeno 30’
  • Disporre un letto di rucola, ma va bene anche una misticanza dolce, su un bel piatto, potete già condirla con un filo d’olio e pepe, che noi adoperiamo al posto del sale
  • Adagiare la bresaola sul letto di rucola e condirla con un filino d’olio e pepe
  • Le scaglie di parmigiano e quelle di tartufo completano il piatto, ma se volete aumentare sapidità e croccantezza, potete aggiungere qualche gheriglio di noci

 

Il piatto pronto

Alcune raccomandazioni

1) Se adagiate le scagliette di tartufo in olio d’oliva, qualche ora prima o giorno, il condimento con quell’olio profumato darà una maggior omogeneità a tutti i componenti del piatto.

2) Scegliete noci che non siano state sottoposte a solventi nocivi alla salute: quelle non perfettamente pulite danno più affidabilità, assaggiatele prima di comprarle.

A presto!

Continuate a seguirci: nei prossimi numeri altri antipasti sfiziosi, buon appetito.

 

 

 

Anna Onori, Henos Palmisano

 


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento