

L’incompatibile Federica
“Quella di Federica Guidi al Ministero dello Sviluppo economico – si è irritato Stefano Fassina – è stata una scelta inopportuna perché Federica Guidi è incompatibile con il Pd”.
Potrebbe essere, in effetti, così. Solo che il neopremier Matteo Renzi non le ha dato la tessera del Pd, ma un Ministero dove le competenze dovrebbero essere professionali e non partitiche. E poi, su, Fedrerica Guidi ha smentito anche di essere stata a cena, lunedi scorso, nella villa di Arcore: solo una invenzione mediatica per metterla in difficoltà. Quasi come l’invenzione di una Emma Bonino non avvertita telefonicamente della sua esclusione dal nuovo Governo. Maledetti giornalisti…
Ingiustificati scetticismi
“Io mai al Quirinale – ha fatto sapere Romano Prodi – il mio tempo è passato”.
Ma perché tanto più o meno sincero scetticismo? Matteo Renzi, ad esempio, aveva detto fino all’ultimo: “Io mai adesso a Palazzo Chigi, il mio tempo non è ancora arrivato”. E invece, op là, eccolo lì.
“Sanremo” catastrofe? Non per Fazio
“Il “flop” di quest’ultimo “Festival di Sanremo” – continua a sostenere il presentatore Fabio Fazio – non è una catastrofe”.
Per quanto riguarda lui e la sua finta sposa Lucianina Jolanda Littizzetto è vero: a loro due, infatti, non andrà in tasca neppure un euro in meno dei favolosi compensi a suo tempo concordati. Per quanto riguarda la Rai, invece, il “flop” è stata più che una catastrofe: è stato calcolato che il fatto di non avere raggiunto nemmeno lo “share” minimo a suo tempo promesso alle agenzie di pubblicità, costerà a lei intorno ai sei milioni di euro. Un “rosso” che alla Rai, comunque, sembra non essere ancora sufficiente, se si considera che la coppia benedetta in trasmissione da don Matteo avrebbe moltissime possibilità di essere chiamata all’ “Ariston” anche l’anno prossimo. Ma tanto che gli fa? Il canone – continua a martellare gli italiani Viale Mazzini – si deve. A prescindere da quello che si vede.
Cesare del ridicolo
“Il girone eliminatorio per i campionati europei di calcio – ha commentato, dopo il sorteggio, il commissario tecnico italiano, Cesare Prandelli – è sicuramente per noi impegnativo”.
L’Italia è capitata con “corazzate” come l’Olanda, la Spagna, la Germania, l’Inghilterra, la Russia? Macché: è capitata con barchette come la Croazia, la Norvegia, la Bulgaria, l’Azerbaigian e Malta. E, allora, va bene mettere per prudenza le mani avanti. Ma c’è un limite a tutto. Anche al ridicolo.
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