

Linee e puntini
“Nel “Movimento 5 stelle” – hanno tenuto a far sapere, al Pd, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – non esistono “linee””.
E’ vero: esistono solamente tanti puntini. Puntini di sospensione. Per non decidere mai nulla di definitivo e di concreto.
Gala e prudenza
“Per la cena di gala organizzata da “Forza Italia” a Roma – con lo scopo di raccogliere fondi per le casse vuote del partito – i responsabili dell’evento hanno chiesto, all’agenzia incaricata di fornire il personale, solo “steward” maschi”.
Il motivo? Perché, sfogliato il catalogo, le ragazze apparivano troppo discinte. Meglio non rischiare – devono avere ragionato quindi gli organizzatori – qualche reazione giudiziaria. Anche perché, ospite d’onore della cena di gala, Silvio Berlusconi. L’uomo, cioè, delle note controverse cene di Arcore.
L’assurdo taglio di Marianna
“Il Formez – nelle intenzioni del Ministro Marianna Madia – verrà abolito”.
Ma il Formez non è quello storico ente il cui ruolo è di “assistenza, studio e formazione per l’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni”? Quello è. Per il Ministro Marianna Madia, però, non serve evidentemente più: le pubbliche amministrazioni, a cominciare da quella statale, sono ormai così ammodernate da costituire uno dei più assurdi ostacoli all’economia del Paese. Ma che gli fa? Che gli imprenditori italiani continuino a strapparsi i capelli dalla disperazione e che gli imprenditori stranieri continuino a disertare il Bel Paese dalla brutta giungla amministrativa. Chiuderà il Formez, dunque. Con l’augurio che, a forza di chiudere quello che non si dovrebbe e a non chiudere quello che si dovrebbe, alla fine non chiuda, anche, l’economia italiana. Che – come noto – continua a sentirsi sempre meno bene in salute.
Addio, pasta Agnesi?
“Silenzio – ha ricordato “L’Espresso” lo spot degli anni 80 – parla Agnesi”.
Agnesi, però, sta rischiando di non parlare più – almeno italiano – perché il “Gruppo Colussi”, attuale proprietario dell’ultracentenario marchio della nota pasta, starebbe per spostare la produzione in Romania e licenziare gli attuali 150 dipendenti. Verso un silenzio, dunque, totale. A cominciare dal Ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi. La quale, magari, non si interessa di pasta perché è a dieta.
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