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I marò, l’India e l’Italietta – Quel decreto da schifo – Ma le municipalizzate “mangiamilioni”?

Fatti e misfatti di dicembre 2014

I marò, l’India e l’Italietta

“Il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sono intervenuti – nelle Commissioni competenti della Camera e del Senato – per riferire quanto il Governo, dopo il vergognoso no dei giudici indiani alle richieste dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, si appresta a fare”.
A fare, ancora una volta, incredibilmente, molto poco. “Si è deciso di richiamare l’ambasciatore a Nuova Delhi – ha detto il Ministro Gentiloni – ma per consultazioni e non come atto di rottura delle relazioni diplomatiche”. “La salute di Massimiliano Latorre – ha aggiunto il Ministro Pinotti – è una priorità per il Governo che non farà nulla che possa mettere a rischio le sue condizioni di salute”. Come? Chissà perchè non è stato specificato. Ma poi, per esempio, il ricorso urgente all’arbitrato internazionale? Beh, poi si vedrà. Con calma, certo, tanto c’è sempre tempo. E una “svegliatina” alle autorità europee ed extraeuropee che, pur se legittimate ad intervenire nell’assurda vicenda, fino ad oggi hanno tranquillamente dormito sonni profondi? Silenzio. Perchè disturbare, per due marò, tanti illustri politici e funzionari internazionali? Avanti, dunque, con quel “dialogo costruttivo e rispettoso” tanto caro ieri ai Governi Monti e Letta e oggi, evidentemente, anche al Governo Renzi. Nonostante, da parte dell’India, non ci sia mai stato né dialogo né rispetto per l’Italia. Tutt’altro: solo provocazioni, schiaffi, sputi. E L’India, intanto, continua a deriderci e a ridere delle nostre pseudoreazioni.
Immagine tratta da www.businessonline.it
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Quel decreto da schifo

“I cittadini dei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi – per i quali era stato disposto lo slittamento del pagamento delle tasse ad un già ridicolo 20 dicembre – hanno sperato invano in un ulteriore più serio slittamento: un decreto emanato dal Ministero dell’Economia, infatti, ha appena imposto loro di pagare tutto, e in un unica rata, entro il 22 dicembre”.
Ma tanti, troppi, ancora sotto il peso dei danni subiti dalle alluvioni, non riusciranno a far fronte a questi pagamenti. Evasori, dunque, senza volerlo. Senza poterlo evitare. Ma, a norma di legge, evasori. E, perciò, passibili di multe ed anche di sequestri. Ma sequestri di che? Di quanto distrutto dalle alluvioni? Del fango che, in alcuni casi, non è stato ancora possibile rimuovere del tutto? La notizia del decreto del Ministero dell’Economia non è di oggi, ma di ieri. Solo che in molti si era sperato – o ci si era illusi – che il Governo intervenisse, all’ultimo momento, per modificarlo. Così non è stato. Il Governo ha voluto regalare per Natale – ai poveri alluvionati rimasti senza casa e senza arredamenti, senza imprese e senza macchinari – una beffa cinica e disgustosa. Ben incartata in un decreto da schifo. Complimenti.
Ma le municipalizzate “mangiamilioni”?
“Intanto le municipalizzate che sarebbero dovute scomparire – dati del Commissario antisprechi Cottarelli – stanno però ancora lì continuando a succhiare soldi pubblici e ad accumulare, nonostante ciò, miliardi di debiti”.
Ecco, ad esempio, l’indice di redditività passiva di alcune: “Gestione agroalimentare molisana s.r.l” (Molise) meno 691,92%, “Società per la trasformazione del territorio holding s.p.a.” (Emilia Romagna) meno 488,29%, “Tecnocasic s.p.a.” (Sardegna) meno 454,54%, “Eur Tel s.r.l.” (Lazio) meno 368,51%), “S.T.B. Società delle terme e del benessere s.p.a. (Toscana) meno 244,27%, “Compagnia trasporti pubblici s.p.a.” (Campania) meno 231,58%, “Areoporto Gabriele D’Annunzio s.p.a” (Lombardia) meno 217,65%, “Atp azienda provinciale s.p.a.” (Liguria) meno 187,58%, “Fondazione per il libro, la musica e la cultura (Piemonte) meno 134,26%. E, dunque, una serrie, oltretutto incompleta, di voragini in rosso. Che però, contrariamente ad uno dei tanti annunci renziani, voragini stanno continuando ad essere. Meglio tartassare perfino gli alluvionati, evidentemente, che disfarsi di questi “Moloc mangiamilioni” e dei suoi dirigenti chiaramente incapaci. Rinnovati complimenti.

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