Categorie: Fatti e Misfatti
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Due miliardi sotto il cuscino – Il “premier” Renzi e il Mago Otelma – Magari gli insulti, ma la poltrona no – Da “L’Unità”- verità a “L’Unità” gossippara?

Fatti e misfatti di ottobre 2014

Due miliardi sotto il cuscino

“Stiamo discutendo di circa due miliardi – ha voluto sottolineare, a proposito della lettera ricevuta dalla Commissione europea sulla “Legge di stabilità”, il “premier” Renzi – ma due miliardi possiamo metterli anche domattina”.

Birichino di un Matteo. Si teneva quei due miliardi sotto il cuscino e non l’aveva detto a nessuno.

Il “premier” Renzi e il Mago Otelma

“Poiché la Ragioneria generale dello Stato – nell’autorizzare alcune misure di spesa – fissa, da sempre, un “serbatoio finanziario a consumazione”, c’è il fondato rischio che gli 80 euro previsti per le neomamme più bisognose, a partire dal primo gennaio 2015, non riescano ad essere consegnati fino a tutto dicembre”.

Il fondato rischio, cioè, che si riesca ad arrivare fino ad agosto-settembre. E siano costrette a non usufruire degli 80 euro le neomamme dei pargoli che nasceranno, poverini, sotto i segni della Bilancia, dello Scorpione, del Sagittario e del Capricorno. E chissà se, non avendolo previsto il “premier” Renzi, lo avesse previsto il Mago Otelma.

Marco Doria
Marco Doria

Magari gli insulti, ma la poltrona no

Insultatemi pure – così, in una intervista, il sindaco di Genova, Marco Doria – Ma non mollo ora. Lasciare adesso non ha senso”.

Il sindaco Marco Doria – bontà sua – ha quindi concesso, ai genovesi, di insultarlo. Non ha concesso loro, invece, di lasciare libera la poltrona in Comune a chi potesse meritarla di più. Con il pretesto, appunto, che ora non avrebbe senso. Ma lo dice lui. Perché per cambiare in meglio è sempre il momento. Anche se, certamente, avrebbe avuto più senso – e molti meno danni per Genova – se avesse lasciato già da tempo.

Da “L’Unità”- verità a “L’Unità” gossippara?

“Voglio fare de “L’Unità” – ha confidato, in una intervista al “Corriere della sera”, quell’imprenditore dell’editoria Guido Veneziani il quale si dice pronto a rilanciarla – un giornale popolare nell’accezione positiva del termine”.

Bene. Peccato però che nella stessa intervista, qualche riga sotto, ritenga di dover spiegare quale sia, per lui, l’accezione positiva del termine. “Certo – ha detto infatti con orgoglio – se “becchiamo” la fidanzata di Berlusconi nuda, la pubblichiamo”. Povera “Unità”: da uno come Antonio Gramsci ad uno come Guido Veneziani. Da “L’Unità”-verità a “L’Unità” gossippara. Ma allora, davvero, non c’è più religione. Nemmeno quella laica.


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