Moria di pesci in mare sul litorale

Anche quest'anno l'arrivo della prima pioggia estiva è stato fatale a migliaia di pesci del Tevere e dell'Arrone

Ennesima moria di pesci sulla costa romana, questa volta segnalata nel tratto fra Fregene e Maccarese, all’altezza della foce dell’Arrone. Immediato l’intervento delle squadre della Capitaneria di Porto di Roma, e del servizio veterinario della Asl.

“Più volte si sono nel tempo verificate morie di pesci sia lungo il Tevere che nelle coste romane – dichiarano Piergiorgio Benvenuti e Giuliana Salce, rispettivamente Presidente e Responsabile per il Lazio del Movimento ecologista Ecoitaliasolidale – ed i dubbi e le ipotesi sono sempre le stesse. L’inquinamento causato dalle piogge che tramite i canali e fiumi giunge direttamente  sino al mare, insieme ai pesci privi di vita, o sversamento di pesticidi ed inquinanti. Sta di fatto che è necessario un immediato accertamento delle responsabilità per comprendere esattamente le dinamiche dell’episodio, bloccare fenomeni di inquinamento ed accertare il grado di tossicità che sta interessando il litorale romano, per difendere l’equilibrio ambientale, la sicurezza dei cittadini, dei turisti e le attività economiche come la pesca.
Accertamenti – concludono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – che debbono essere immediati e non certamente, come è purtroppo avvenuto in passato, con tempi e lungaggini burocratiche”.

Come si può vedere nel seguente video migliaia di pesci morti tra breme, carpe, carassi, ecc.

Questo secondo video è stato girato 2 miglia fuori dalla foce del Fiume Tevere a Fiumicino da Davide Agretti.
“Posto questo video, nella speranza che qualcosa cambi. Puntualmente ogni anno a fine estate con l’arrivo della prima pioggia si crea questo fenomeno di avvelenamento del fiume Tevere con migliaia di pesci morti. L’uso indiscriminato di pesticidi nei campi, crea questo fenomeno. Diffondo questo video nella speranza che Lega Ambiente, oppure coloro che hanno la possibilità intervengano per la tutela delle acque fluviali.
È un fenomeno che ormai accade da molti anni, e per me che frequento questi luoghi, ho già visto in passato, non è possibile continuare ad inquinare in questo modo”.

E’ di ieri sera l’ultimo video che condividiamo realizzato dal Negozio Carpfishing Black Hook.

“Oggi siamo andati a pasturare in fiume e ci si è parata davanti agli occhi una scena assurda. Centinaia di pesci del Tevere ammassati insieme tra cui tante carpe (5 o 6 koi), una dozzina di amur tra i 15 e i 25 kg, siluri da 2 metri, breme, barbi, cavedani e cefali… tutti intontiti e boccheggianti.
Purtroppo dopo due mesi senza pioggia il primo acquazzone ha lavato le strade riversando in acqua derivati del petrolio, metalli pesanti e ogni genere di porcheria avvelenando il pesce.
Stasera siamo tornati per vigilare che nessuno facesse mattanze e per fortuna la situazione si sta normalizzando. Abbiamo spinto gli ultimi pesci grossi fuori dalle pericolose acque basse e domani faremo un ulteriore controllo. Perdonate l’audio basso ma non volevamo fare troppo casino”.


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