

Voto unanime del Consiglio municipale
Un passo importante per il commercio su area pubblica, un settore che è insieme motore economico e cuore pulsante della socialità nei quartieri. Il Municipio XV ha approvato con voto unanime il nuovo Piano del Commercio, frutto di un lavoro lungo e articolato che ha coinvolto tecnici, istituzioni e associazioni di categoria.
Il documento, già passato in Giunta a metà giugno, è stato il risultato di un percorso avviato nel biennio 2022-2023, proseguito anche nel 2024 grazie al contributo del Tavolo Tecnico che ha messo insieme l’Ufficio Commercio SUAP, l’Ufficio Tecnico e il Gruppo Cassia XV della Polizia Locale. Un lavoro di squadra, portato avanti in costante dialogo con le realtà del territorio.
Il piano censisce 373 postazioni — tra mercati, chioschi, edicole e rotazionali — e ne preserva integralmente la presenza, senza perdite rispetto al precedente assetto. Obiettivo dichiarato: valorizzare e tutelare un comparto fondamentale per l’identità e il benessere delle comunità locali.
Tra le novità più significative:
il nuovo bando per il mercato di Piazza Diodati, grazie al comodato d’uso gratuito siglato con RFI che ha finalmente chiuso una parentesi di incertezza durata trent’anni;
l’avvio dei lavori per il nuovo mercato di Piazza Monteleone di Spoleto, che sarà parte integrante della piazza riqualificata;
il bando per i chioschi dei fiori del Cimitero Flaminio;
la chiusura del mercato di Villa di Livia, con il trasferimento degli operatori a Largo Nimis nel quartiere Labaro.
“Il commercio su area pubblica è un settore che abbiamo rimesso al centro dell’agenda amministrativa”, dichiarano con soddisfazione Daniele Torquati, presidente del Municipio XV, e Tommaso Martelli, Assessore al Commercio e alle Attività Produttive. “Questo piano rappresenta un lavoro storico che mette ordine dopo anni di vuoto e incertezza, e testimonia la volontà della Giunta Gualtieri e dell’Assessora Lucarelli di dare il giusto peso a uno dei settori più vitali della nostra città.”
Il nuovo piano, insomma, non guarda solo all’economia: ricuce legami, ridisegna spazi, riattiva energie. E, soprattutto, restituisce dignità e futuro a tanti operatori che ogni giorno fanno vivere le piazze e le strade di Roma.
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