Nicola Marcucci, l’ottimismo del poter fare

Una serata speciale per una persona speciale il 7 settembre 2013 a Tor Sapienza

E’ sabato 7 settembre 2013, sono le 17,30 e siamo a Tor Sapienza, nel Complesso abitativo Ater di Viale Giorgio Morandi.

L’occasione è l’ottantesimo compleanno del prof. Nicola Marcucci, uno dei decani di quella nobile attività associativa, culturale, sociale e politica che non ha mai cessato di provare a rendere migliore il territorio che viviamo.

Ci troviamo, più precisamente, nel Centro Culturale municipale Giorgio Morandi, che riscopriamo completamente rinnovato, con i murales sulle pareti esterne dell’edificio e con un’aria da open space creativo che invita ad essere sempre tenuto d’occhio per non mancare alle sue prossime proposte culturali ed artistiche.

All’evento partecipano l’assessore Cesare Marinucci del Municipio V e l’ex Assessore Alessandro Moriconi dell’ex Municipio VII, il nostro direttore Vincenzo Luciani e un bellissimo pubblico fatto di attivisti delle realtà culturali, sociali e politiche del territorio, di allievi del Professore (che ha insegnato un po’ dappertutto, oltre a Roma, anche ai Castelli Romani, a Tivoli…), di artisti, amici, collaboratori e familiari, oltre che dei frequentatori abituali del Centro Culturale.

Nicola Marcucci fa invidia! E’ mosso da un’energia straordinaria che dona tra un tavolo e l’altro, dando al microfono spunti e visioni per il nostro bene comune, nonché, stimolato dai suoi allievi (alcuni anche di cinquanta anni fa!), offrendo aneddoti di scuola che ne hanno mostrato un insegnante precursore dei tempi e sempre attento allo sviluppo complessivo della persona umana, con un impegno particolare perché i suoi studenti si dotassero di un profondo senso critico, per saper leggere ed affrontare al meglio la realtà che vivevano.

Carlo Gori, il presidente del Centro Culturale Morandi, ha fatto notare che dietro anche al nuovo rinnovamento del Centro, così come allo sviluppo del progetto Morandi a colori (che, sulle basi del progetto Tor Sapienza “Quartiere d’Arte”, vuole trasformare il complesso abitativo Ater in una grande galleria d’arte a cielo aperto nonché in un centro culturale esso stesso, per diventare uno dei poli più attrattivi e stimolanti del nostro territorio), c’è sempre la cura e la passione del professor Nicola.

Egli merita davvero, finalmente, quell’enorme grazie che non sempre si è riusciti a dargli, come abitanti di questo territori e come istituzioni, di ogni ordine e grado.

Marcucci merita un enorme grazie per la sua attività continua ed incessante di oltre 50 anni, dedicata per tentare di risolvere, con tanti successi, piccoli e grandi problemi (anche quelli più oscuri e meno all’attenzione delle persone), lavorando sempre per dare nuove opportunità di sviluppo culturale e sociale alla vasta area sud-est di Roma.

Piero e OrettaLa serata si è sviluppata sulle note dalla migliore canzone napoletana, grazie alla potente voce e all’ottimo concerto del tenore Errico Bonelli, come su quelle del canto cantautorale di Piero Brega e Oretta Orengo, che, pur straordinari interpreti della canzone popolare, da anni stanno sviluppando uno percorso originale, davvero affascinante.

Meritevole di grande plauso  (in genere non lo si fa ma, in questo caso lo merita veramente), al cibo: a quello di sapore arabo a cura di Rita Mattei e Badri Kader e a quello di sapore più nostrano a cura di Diana Rosca.

Insomma, una serata davvero speciale, che si è dispiegata fino a mezzanotte e che ci lascia con il bell’ottimismo del poter fare.


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2 commenti su “Nicola Marcucci, l’ottimismo del poter fare

  1. La serata è stata organizzata al meglio,mi fa piacere aver contribuito con la mia voce alla riuscita del grande evento:gli 80 anni di Nicola Marcucci!Credo che molti ci metterebbero la firma ad arrivare a questa età con questa prolificità di idee,progetti e proposte culturali a getto continuo!

    1. Grazie, Enrico, con la tua voce e la tua sensibilità artistica hai contribuito a valorizzare un evento non personale ma finalizzato alla solidarietà per una vittima di Equitalia. Il mio ringraziamento va anche a Vincenzo Luciani che con la sua presenza e partecipazione attiva ha permesso di divulgare la notizia dell’evento. Ultimo, non ultimo, ringraziamento va a Carlo Gori, impareggiabile e creativo (anche troppo) regista della festa. Non vorrei poi tacere su Rita Mattei e Diana che sono state ugualmente protagoniste dell’evento. Insomma, Grazie a tutti, Nicola Marcucci

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