

Non è tutto Cantone quello che sembra
“Raffaele Cantone – ha fatto capire agli italiani, e gli italiani ne sono convinti, il “premier” Matteo Renzi – ha avuto i poteri per commissionare le imprese colte con le mani nel sacco”.
E, però, magari fosse così. Raffaele Cantone, in verità, non potrà assolutamente disporre il commissariamento, ma potrà solo proporlo al prefetto al quale spetterà di ordinarlo ove lui riscontrasse “la particolare gravità dei fatti oggetto dell’indagine”. Ma, poi, contro l’eventuale ordine di commissariamento da parte del prefetto, le imprese potrebbero sempre ricorrere ai Tribunali amministrativi regionali e, in seconda istanza se servisse, al Consiglio di Stato. I quali potrebbero infischiarsene sia della proposta di Raffaele Cantone sia dell’ordinanza del prefetto. Al di là, dunque, dell’annuncio pomposo del “premier” Matteo Renzi. E con le “imprese malandrine” le quali, infatti, non si sono turbate più di tanto.
Auguri ai pompeiani onesti
“Quando il dottor Diego Marmo – allora pubblico ministero nel processo contro Enzo Tortora accusato di associazione camorristica e traffico di droga – definì il noto presentatore come “un uomo della notte ben diverso da come appariva nella trasmissione televisiva “Portobello”, ne chiese e ne ottenne la clamorosa condanna e quella detenzione che contribuì alla morte dell’imputato poi risultato completamente innocente”.
Che cosa n’è stato, da quegli anni 80, del dottor Diego Marmo? Ha fatto carriera, essendo stato tra l’altro promosso procuratore aggiunto a Napoli e procuratore capo a Torre Annunziata, per poi andare in pensione. Ma può un illustre dottore come lui trascorrere i suoi giorni di pensionato ai giardini pubblici? Scherziamo. Oggi, per continuare ad essere gratificato per quel suo ingiustificato accanimento contro il povero Enzo Tortora, di cui non si è mai pentito, ha accettato di assumere l’incarico di assessore alla legalità e sicurezza nella Giunta comunale di Pompei. Come dire – con ironia naturalmente – l’uomo giusto al posto giusto. Auguri ai cittadini pompeiani onesti.
Carnevali
“Non ci sono soldi – ha preannunciato il sindaco di Viareggio, Leonardo Betti – per finanziare il Carnevale del prossimo anno”.
Peccato, certo, per un tradizionale simpatico evento di satira poilitica che rischia seriamente di sparire. Una consolazione, però: continuano a non mancare soldi, invece, per il Carnevale di tutti i giorni di certa politica nazionale.
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