Categorie: Fatti e Misfatti
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Nuovo sputo indiano all’Italia – San Marcello papa e San Paganino martire – Un euro di tredicesima

Fatti e misfatti di dicembre 2014

Nuovo sputo indiano all’Italia

“La Corte suprema indiana – è giunta notizia da Nuova Delhi – ha seccamente respinto le richieste avanzate dai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: Massimiliano Latorre aveva richiesto di prolungare di altri quattro mesi la sua permanenza in Italia, in modo da completare il percorso terapeutico prescrittogli dai medici dopo l’ictus che lo aveva colpito in India, e Salvatore Girone aveva richiesto di tornare a casa, in Italia, per festeggiare il Natale con la sua famiglia”.

Nuovo sprezzante sputo in faccia ai due marò, in attesa di giudizio ormai da trentatre mesi, ma soprattutto all’Italia. La quale, con le sue Istituzioni, ha in qualche modo reagito? Soltanto con qualche espressione di profondo sdegno. Punto e basta. Limitandosi insomma nel concreto, tutt’al più, ad asciugarsi sulla faccia lo sprezzante sputo indiano. Vergognoso e inaccettabile. Quella dei due marò detenuti da quasi tre anni senza processo, in India, è ormai divenuta una delle italiche storie più umilianti ed assurde di tutti i tempi in ambito internazionale. Il che sta anche a significare che, in questi ultimi tre anni circa, l’Italia ha avuto dei Ministri degli Esteri del tutto incapaci e dei “premier” del tutto indifferenti. Ed ora ha anche, con l’onorevole Federica Mogherini quale Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari internazionali, una voce autorevole che, però, non si è mai fatta sentire. Poveri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Povera Italia.

San Marcello papa e San Paganino martire

“Oggi – hanno titolato molti giornali – “Tax day””.
Per moltissimi cittadini, infatti, ultima chiamata per pagare quell’ Imu e quella Tasi che, a conti fatti, dovrebbero alleggerirli di ben 44 miliardi. Oggi, nel calendario gregoriano, San Marcello papa. Nel calendario renziano, San Paganino martire.
Un euro di tredicesima
“L’insegnante Francesca Lippi – 55 anni, tuttora precaria in servizio all’ “Istituto comprensivo” di Scarperia-San Piero in Sieve nel Mugello – ha trovato, nella busta della sua tredicesima mensilità, un solo euro”.
Come mai? Perché la sua tredicesima mensilità sarebbe stata sì di 482,23 euro, ma, detraendo le ritenute Irpef, l’addizionale comunale e le ritenute previdenziali complessivamente pari a 481,23 euro, non è rimasto che un misero euro. Un caso limite? Può darsi. Ma non per questo meno scandaloso. Indice di situazioni che stanno drammaticamente vivendo, più o meno come l’insegnante precaria di 55 anni Francesca Lippi, decine di migliaia di famiglie. Situazioni sulle quali sarebbe bene meditasse il Governo. Ammesso che gliene importi davvero qualcosa.

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