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Costume e Società
Oggi 31 gennaio, San Giovanni Bosco…
Da noi al sud, in Puglia, nel Gargano, a Ischitella l’onomastico è (era?) sempre stato festeggiato più del compleanno. Ecco perché io oggi mi sono ricordato del mio carissimo compare Giannuzzo u Sarte che invano si è prodigato per insegnarmi il mestiere del sarto presso la sua bottega, in cui c’erano con me una decina di apprendisti (discìple), variamente motivati e comunque in sua custodia, affidatagli da genitori che andavano a lavorare nei campi, e che a lui si affidavano ciecamente, assicurando: mpà Giannu’ dallu, che ‘o reste ce penzame nuje!). E Giannuzzo, persona mite e cordiale, mai ci ha torto un capello. Del resto bastava un suo rimprovero.Perciò è stato spontaneo e dolce ricordarlo, con immutato affetto, oggi 31 gennaio festa di San Giovanni Bosco.
A voi, per completare il mio ricordo riconoscente, questa mia poesia che lo ritrae negli ultimi tempi della sua vita, insieme con la carissima moglie ’Ntunetta (per noi, più di una parente!)
GIANNUZZE U SARTE
Tettelle nun vuleve ch’u pigghjasse.
Jsse ha fatte p’a mane, addulle aqquà :
“Tettè, ji passe u tempe!” E mo Giuanne
cosce l’ùteme cavezone: “Ohi Vengè,
ji passe u tempe!”. U file
int’a crone de dd’ache nun ce nfile.
“Giuà, te serve aiute?”
“None, ji passe u tempe!”
U tempe passe che ce porte a mme,
a tte. Ce stocche u file e ammenne.
Mo vaje arrupezzanne stu recorde
ma ce vulesse dd’arte
de mpà Giannuzze u Sarte.
GIOVANNUZZO IL SARTO – Tettella non voleva che lo prendesse. / Egli ha fatto con la mano: portalo qua: / “Tettella, io passo il tempo!” Ora Giovanni / cuce l’ultimo calzone: “Vincenzo, / io passo il tempo!” Il filo / nella cruna dell’ago non vuole entrare. / “Giovanni, serve aiuto?” / Ma no, io passo il tempo!” / Il tempo passa che si porta me / e te. Si spezza il filo e amen. / Io vado rattoppando questo ricordo / ma ci vorrebbe l’arte / di Giovannuzzo il Sarto.
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