Ogni giorno ce n’è una. Accade al Parco del Fosso di Tor Tre Teste

Ahimé...a pagarne le spese sono sempre i cittadini

Nel Municipio 5, oltre al fatto che la sporcizia, il degrado e altro regnano sovrane, si aggiunge anche l’incompetenza di chi dà risposte errate sperando che vengano archiviate come se nulla fosse. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro, un giorno per la sporcizia, l’altro per le strade dissestate, come per i parchi ridotti a giungle con erba alta a misura d’uomo, zecche e altro.

Ciò che è capitato a un gruppo di cittadini di Tor Sapienza, coloro che hanno formato  il comitato “noi del parco della vecchia stazione di Tor Sapienza”, ha non solo dell’assurdo ma soprattutto del ridicolo.

In breve mi piace raccontare ciò che hanno vissuto recentemente in seguito al parco realizzato nel 2013 da RFI, la cui demolizione è avvenuta nel 2009 per la costruzione della nuova Ferrovia TAV, e inaugurato ufficialmente nella Primavera 2023.

Il parco è stato denominato Parco del Fosso di Tor Tre Teste (collega i due quartieri La Rustica e Tor Sapienza – per la denominazione, vedi anche qui).

Ma il bello è che poche settimane dopo vengono chiusi tutti i cancelli di accesso al Parco per non meglio specificati “lavori di completamento”; i cittadini che vivono nei pressi alcuni mesi dopo, non vedendo alcun lavoro all’interno, iniziano una raccolta firme per avere conto della finta inaugurazione e per chiedere la riapertura immediata del Parco; firme che vengono protocollate in Municipio da un architetto che ha rappresentato il Comitato.

Foto del 2024

A questo punto, a Marzo 2024 il parco viene riaperto con tanto di area giochi bambini e palestra e, considerando l’incuria in cui è stato lasciato, il Comitato protocolla al Dipartimento di Roma Capitale la richiesta di “Adozione Area Verde”.

Il Dipartimento di Roma Capitale a novembre 2024 risponde all’Arch. Pallottini, portavoce del Comitato, che non è area di propria competenza bensì del Municipio Roma 5.

Il Comitato armato di tanta pazienza gira la richiesta al Municipio Roma 5 e a gennaio 2025 lo stesso architetto Pallottini viene convocato dall’Assessorato al Verde del Municipio Roma 5 per firmare l’accordo di adozione e stipula dell’assicurazione; a Febbraio 2025 il Municipio Roma 5 di accoglie la richiesta adozione con d.d. A quel punto inizia la collaborazione istituzionale prevista dall’accordo con sopralluoghi e relative competenze.

Ma non finisce qui perché i cittadini di Tor Sapienza dopo essersi adoperati per migliorare il parco, ad aprile ricevono una comunicazione dal Municipio Roma 5 che annulla in via informale l’accoglimento della richiesta di adozione (già approvata) perché “… è stata erroneamente concessa un’area di pertinenza Dipartimentale”.

I cittadini stanchi di essere presi in giro vorrebbero sapere come mai in un Municipio non ci si renda conto di chi siano le competenze; non ci si poteva informare prima sull’appartenenza del Parco? E si liquidano i cittadini di Tor Sapienza con una mail firmata da un componente dello Staff dell’Assessorato all’Ambiente? Beh, che l’assessore Annucci sia invisibile ce ne siamo resi conto da tempo ma che dovesse far firmare una comunicazione di annullamento da qualcun altro lo troviamo veramente assurdo e ancor più assurda è la comunicazione che recita cosi “… per adottare l’area di suo interesse deve fare una nuova richiesta di adozione al dipartimento tutela ambiente di Roma capitale…” certo….si sarebbe risparmiato un sacco di tempo se chi governa questo municipio sapesse e soprattutto cercasse di conoscere quali sono le competenze e soprattutto le appartenenze delle aree site nel territorio che governano.

Ahimé…a pagarne le spese sono sempre i cittadini.


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