Categorie: Costume e Società
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Ognissanti e il Giorno dei morti

E una tradizione che scompare 

La credenza popolare racconta che la notte tra il 1 e il 2 novembre l’anima dei nostri antenati sia in grado di oltrepassare quel velo tra il cielo e la terra e venire a farci visita.

Roma 525125, la targa della FIAT 600. Colore bianco, solo due porte, con apertura frontale, per entrare e scendere dall’abitacolo.

Famiglia stile anni 1960: moglie, marito, mamma o suocera, due figli. Cappotti pesanti, cappello con falde il papà e il figlio, la nonna vestita dalla testa ai piedi di colore nero, la mamma e la figlia che non sorridono mai.

Tutto e tutti pronti per partire. 31 ottobre 19.., si parte per il paese d’origine ad onorare i defunti.

Via Appia per 150 chilometri, compresa la fettuccia di Terracina, sasso sul tappetino del posto di guida ad accompagnare il guidatore, deterrente per gli eventuali schiamazzi dei bambini.

 Che freddo, pioggerellina fine fine, tutti a salutare, casa per casa, i parenti vivi.

Tutti a piedi, un paio di chilometri, per andare al cimitero. Una processione di persone. Chi andava era sul lato destro della strada, chi rientrava in paese saliva la strada sul lato sinistro.

Le persone, quasi tutte residenti in città e cittadine della penisola, si vedevano, dopo un anno solare, per onorare i propri defunti, si salutavano con l’alzata del volto o della mano.

I veri saluti, abbracci e baci, solo all’interno del camposanto, strapieno per due giorni.

Odore di fiori, odore di legna arsa nei camini, pianti, urla, lumini rossi accesi. Il giro delle tombe sempre lo stesso, non si saltava nessuna lapide, per ognuna c’era la spiegazione “storica”.

Le radici vanno assimilate, per non dimenticare mai. Ci dicevano.

 

Un’epoca che non c’e’ più. Ora ci siamo noi. E il dopo di noi? C’è e ci sarà Halloween.

In Italia è diventato in pochi anni un affare che, in pochi giorni, brucia non meno di 300 milioni di euro.

Anche nel sud Italia, molto legato alle tradizioni popolari, oramai Il ponte dei morti si festeggia, non si piange, con un  carnevale dark, tutti in nero come mia nonna, e feste tra costumi da zombie e zucche intagliate.

 

Solo feste? No. Il ponte dei morti si è trasformato dalle visite ai cimiteri alle vacanze low cost per famiglie a pensione, tutto compreso.

 

Io continuerò  a fare il mio solito  giro al cimitero, quando andrò  al mio paese di origine..

https://altritaliani.net/andrea-camilleri-ci-racconta-il-giorno-dei-morti/


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