Omnia Urbes ed Ecomuseo Casilino porteranno in Europa, fin sulle rive del Danubio, la valorizzazione del V Municipio

ISTER è un progetto europeo, transazionale, danubiano, che vuole partecipare la valorizzazione dei territori attraverso l’uso sostenibile del patrimonio culturale lungo le strade romane, quel patrimonio culturale che percorrendo secoli e regioni è giunto fino a noi.

Ripercorrere le antiche strade romane, quelle che hanno portato Roma fin sui confini delle terre conquistate, fin dentro il cuore dell’Europa, fin sulle rive del Danubio, ripercorrere quelle strade per tutelare, valorizzare, tramandare.

Le strade, lo dicevano anche gli antichi, sono una delle massime espressioni della storia romana, sono la manifestazione che Roma aveva di permeare e di innestarsi in territori allora sconosciuti (spesse volte, nemici).

Oggi quelle strade rappresentano un nastro di continuità culturale, una parte importante dell’eredità culturale che Roma ha tramandato in quei territori.

Nel cuore dell’Europa, grazie ad una visone unitaria, europea, transazionale, si lavorerà per far sì che ISTER (nel cui nome è rappresentata la radice latina del progetto: ITER, viaggio) possa apportare un notevole contributo allo sviluppo in quelle regione del turismo sostenibile, puntando tutto il lavoro, su tre pilastri: COLLETTIVE KNOWLEDGE (attori e competenza multidisciplinari), ACCESSIBILITY (fisico e non fisico: visibilità e promozione) e GOVERNANCE (quadro normativo e politico).

Ma il V Municipio, Omnia Urbes ed Ecomuseo Casilino cosa hanno a che fare con il Danubio?

Il nostro territorio è fortemente segnato dalle antiche, ed ancora vivissime, strade romane: Labicana/Casilina e Gabina/Praenestina/Prenestina segnano i confini del municipio moderno, ma segnano e contrassegnano un territorio che per molti secoli è stato parte del complesso urbano della Città.

Grazie ad Urbasofia, ed a Pietro Elisei, che ha voluto coinvolgere le due realtà culturali, Omnia Urbes ed Ecomuseo Casilino, che da anni si impegnano, lavorano, si battono per valorizzare il territorio e l’immenso patrimonio culturale che contraddistingue i V Municipio, porteranno le loro esperienze all’interno del progetto, fin sulle rive del Danubio appunto!

Mostreranno puntualmente, durante i laboratori transnazionali, le informazioni acquisite con ricognizioni sul campo, con studi di archivio, con racconti raccolti attraverso le persone che ricordano di un paesaggio scomparso.

Valorizzare un territorio non è cosa di poco conto, lo sanno bene le due associazioni culturali, ci vuole competenza, visione, responsabilità, amore e un pizzico di follia per lottare assiduamente e con tenacia per poter tutelare e tramandare un patrimonio destinato a coloro che verranno dopo di noi.

Oggi la conferenza introduttiva con tutti i partecipanti al progetto, già da questa estate il lavoro sul campo e poi a settembre le prime condivisioni dei risultati.

Buona strada! Buone strade!


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

2 commenti su “Omnia Urbes ed Ecomuseo Casilino porteranno in Europa, fin sulle rive del Danubio, la valorizzazione del V Municipio

  1. È un progetto ambizioso, ma la Storia di Roma prima e dell’Italia poi è stata caratterizzata proprio da progetti talmente ambiziosi da sembrare irrealizzabili.
    Sognare è una prerogativa che appartiene a tutti gli uomini; fare sogni grandiosi e realizzarli, contribuendo così a costruire la parte migliore della Storia dell’Umanità, è una capacità che hanno solo i grandi uomini e le grandi donne. E i Romani prima e gli Italiani poi hanno dimostrato ampiamente di possederla.
    Avanti tutta con coraggio e realizzerete il vostro progetto!

    1. Grazie! Rispondo io per tutti. Il progetto è ambizioso, lo sappiamo, ma come scrivo quel “pizzico di follia” non ci manca. Sono molti anni, ormai, che sia Omnia Urbes sia Ecomuseo Casilino, lavorano intensamente per la valorizzazione del territorio e la tutela del patrimonio, materiale e immateriale, che su di esso insiste. Ora ISTER permetterà anche alle nazioni transdanubiane di conoscere le meraviglie che ci circondano aiutandoci nel nostro impegno.
      Comunque si’, valorizzare, e valorizzare in periferia richiede coraggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento