Orrore per la donna aggredita e abbandonata in un fosso a Tor di Quinto

1- Il cavalcavia di via Campo Sanpiero – Foto di Manolo Cinti – GMT 2- La baracca di  Mailat Romulus Nicolae il Rumeno arrestato per l’omicidio foto GMT.

Alla vigilia di Hallowen il vero orrore si scopre con il ritrovamento di Giovanna Reggiani, la donna di 47 anni seviziata e abbondanata in fin di vita, la sera di martedi’ 30 ottobre, in un fosso vicino la stazione di Tor di Quinto .
Dopo l’ultimo bollettino medico dell’ospedale Sant’Andrea, dove la donna era ricoverata in rianimazione: ”le condizioni cliniche generali sono invariate” e ”persiste lo stato di coma con assenza di riflessi e residua attivita’ elettrico cerebrale”, Giovanna è morta il 1 novembre.

La donna è stata aggredita sulla strada di ritorno verso casa, da un romeno di 24 anni, Nicolae Romulus Mailat, arrestato nella notte per tentato omicidio e violenza sessuale.
Ad accorgersi della tragedia è stata un’anziana rumena che viveva nello stesso campo di Mailat. E’ stata lei ad avvisare le forze dell’ordine e ad indicare il connazionale come l”autore dell’aggressione. L’uomo, sorpreso dalla polizia nella sua baracca ancora sporco di sangue e fango, ha ammesso parzialmente l’accaduto negando le sevizie, anche se, dai risultati delle analisi, la violenza sessuale sembrerebbe essere confermata.
Intolleranza e rabbia intorno a questa vicenda. La rabbia espressa dai familiari e dai cittadini del XX Municipio che parlano di "orrore annunciato" e l’intolleranza di tutta l’ opinione pubblica di fronte ai crescenti episodi di criminalità ad opera di cittadini rumeni.

Anche il Sindaco di Roma Walter Veltroni si dichiara esasperato e lo definisce un problema di natura politica: "l’Europa deve chiamare in causa le autorita’ romene".
"Se si sta in Europa bisogna starci rispettando le regole -ha aggiunto il Sindaco- La prima di queste non puo’ essere aprire i boccaporti e mandare migliaia di persone in un altro Paese europeo".
Intanto chiede aiuto al governo italiano e la risposta arriva immediatamente con l’approvazione del decreto legge che attribuisce ai prefetti il potere di espellere dall’Italia i cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza.

Ma An accusa Veltroni ed il governo di ipocrisia: Per il leader Gianfranco Fini: "La situazione a Roma rischia di sfuggire al controllo delle istituzioni, non servono nel modo più assoluto né vertici di emergenza né nobili affermazioni di principio".
La mobilitazione di An arriva, anche, nella mattinata del 1 novembre: numerosi militanti di An si ritrovano vicino al luogo dell’aggressione per esprimere preoccupazioni e parole di solidarietà alla famiglia di Giovanna Reggiani.
A criticare il Sindaco e a chiederne, addirittura, le dimissioni è Fabrizio Santori – componente del gruppo di lavoro sulla sicurezza dell’esecutivo romano di An: “A pochi giorni dall’apertura del processo che vedrà imputati gli assassini romeni di Luigi Moriccioli oggi Roma piange una nuova vittima di fronte all’immobilismo del sindaco Veltroni doppiamente responsabile di un lassismo che mette paura alla città. Se alcuni dei provvedimenti previsti dal pacchetto sicurezza fossero stati approvati – qualche mese fa -conclude – un’altra vita poteva essere salvata”.

Sull’episodio di Tor di Quinto è intervenuto il Presidente della Repubblica Napolitano, il quale ha inviato al marito della donna aggredita, un messaggio : "Profondamente impressionato per la barbara aggressione criminale di cui è stata vittima la sua consorte, accolga le espressioni della mia più affettuosa partecipazione al suo sgomento e alla sua ansia. L’episodio di efferata violenza richiama ancora una volta l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di compiere ogni sforzo per garantire il bene prezioso della sicurezza e della vita dei cittadini".

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