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Parco Centocelle: garantire sicurezza e agibilità di tutti gli ingressi

Il sogno infranto di un ponte ciclopedonale per il parco archeologico

Ieri ho partecipato ad un evento-passeggiata dal titolo invitante: “I percorsi del Parco Archeologico di Centocelle tra passato e presente” per raccontare la sua storia, le sue potenzialità ma anche le sue criticità. Un’iniziativa congiunta tra POP – Municipio V e POP – Municipio VII “per provare – tra le altre cose – a dimostrare che l’unione dei due versanti del Parco – via Casilina e via Papiria – è possibile!”
Ad accompagnare i partecipanti (tra i quali anche il vostro umile cronista), gli attivisti del Comitato PAC Libero che si sono distinti per il prezioso lavoro portato avanti, insieme a tanti altri, in questi anni per la tutela e promozione del parco. Lungo il percorso hanno fornito indicazioni: Edoardo Annucci, Emiliano Cofano, Stefano Veglianti e Letizia Palmisano.

Mai tornare sul luogo del delitto…

Ex aeroporto Centocelle

Dato atto agli organizzatori della validità dell’iniziativa (perché i parchi vanno conosciuti e frequentati) vi dirò in seguito quello che mi ha fatto male al cuore, riaprendo ferite mai sanate, e ricordare profonde disillusioni.

Mi ha molto colpito lo stato di abbandono del parco e l’erba altissima e da tempo non falciata. La presenza di numerose buche nei vialetti che comunque vengono calcati da visitatori e anche da podisti.

La presenza di una buca pericolosissima proprio vicino all’unica fontanella e che mi è stata fatta notare tempestivamente dal consigliere Stefano Veglianti, prima che potessi rimetterci piede e gamba.

Mi ha intristito percepire negli organizzatori quasi un senso di rassegnazione presente nella constatazione che non sono possibili ad oggi gli ingressi e vialetti degni di questo nome al parco.

Infatti ciò non è possibile sia da viale Togliatti dal lato Quadraro, sia da viale Togliatti (impedito dai rottamatori e oggi discarica a cielo aperto), sia da via Papiria (oggi solo una stretta feritoia in una recinzione e uno stradello disagevole, frequentato perlopiù da cani e rispettivi padroni).

E per quanto riguarda l’ingresso da via Casilina mi ha stupito il fatto che gli organizzatori abbiano indirizzato i partecipanti solo verso il tunnel Mussolini, presidiato da un mini accampamento di nomadi nei pressi dell’ex distributore di benzina di via Casilina e non anche attraverso una stradina che raggiunge la Casilina (di fronte alla stazione della metro C), costeggiando l’Osteria di Centocelle (in stato di totale abbandono: vergogna, dal 2016 anche a 5 Stelle!).

Per la sicurezza e agibilità di tutti gli ingressi 

Detto fuori dai denti e con rabbia interiore mi sono chiesto e chiedo: perché le forze politiche, tutte, di maggioranza e opposizione non convergono su un obiettivo ovvio, elementare e da raggiungere in tempi brevi: garantire la sicurezza e l’agibilità di tutti gli ingressi al Parco rendendoli più comodi e fruibili da parte della popolazione?

È semplicemente assurdo che si faccia una metropolitana C (con costi peraltro stratosferci), intitolata Parco di Centocelle, e poi non si possa raggiungere il Parco, dritto per dritto, costeggiando l’Osteria di Centocelle (risanandola e valorizzando la sua funzione archeologica) e anche il tunnel Mussolini (che comunque ha una sua valenza storica) su un vialetto che non sia off limits e per il cui libero transito occorra “patteggiare” e chiedere il permesso ai nomadi ivi insediati.

Il sogno infranto del ponte ciclopedonale 

In compagnia dell’amico Henos, dopo aver costeggiato percorrendo lo stradello suddetto, l’Osteria di Centocelle, affacciandomi su via Casilina gli ho raccontato di un mio sogno infranto. Un sogno che tuttavia (mi illudo ancora) potrebbe essere ripreso in questo frangente elettorale, anche per testare la reale volontà delle forze politiche che si affanneranno prossimamente per mostrarci il loro interessato e temporaneo interesse per la nostra periferia abbandonata. Che durerà (simile alla durata della rosa di Rostand) lo spazio di… una campagna elettorale.

Mi riferisco al ponte ciclopedonale per il parco archeologico. Ed ecco la sua storia.

Nell’autunno 2003, su iniziativa delle associazioni Antropos e Amici del Parco viene indetto assieme all’Università Roma Tre (che ha predisposto il bando) e all’Assessorato alle Periferie, un concorso di idee per la realizzazione di un ponte ciclo- pedonale leggero di collegamento tra Centocelle Vecchia e il Parco archeologico di Centocelle (premio 2mila euro del XIX Dipartimento del Comune ‘Sviluppo Locale Sostenibile e Partecipato’).

Risultò vincitore il progetto “Il Pontesauro” di Marcello Andronico, Virginis Renna e Andrea Moneta.

Il costo stimato per la costruzione di questo ponte era di 290mila euro.

Dal 25 al 28 febbraio 2004, presso la galleria Il Mondo dell’Arte, in via dei Castani, furono esposti in mostra 31 dei 97 progetti che hanno partecipato al concorso.

2007 – La realizzazione di un ponte sulla Casilina per un collegamento diretto tra Centocelle e il parco fu inserita nel progetto di sistemazione di superficie della fermata ‘Parco Centocelle’ della Metro C.

Non fu realizzato per insipienza amministrativa.

I sindaci di Roma e i presidenti del Municipio di questi anni

Mai tornare sul luogo del delitto, dicevo in apertura, anche se il delitto è stato perpetrato dalle amministrazioni comunali e municipali che si sono succedute negli anni che e che ci corre l’obbligo di indicare qui perché sia chiaro su chi ricadono le responsabilità delle azioni e delle omissioni amministrative delle opere non realizzate. Ed anche per evitare in proposito false narrazioni delle forze politiche di sinistra, di destra e di centro che fanno affidamento sulla scarsa memoria e sulla disinformazione dei cittadini.

In Campidoglio si sono succeduti in questi anni i sindaci:

Francesco Rutelli (prima Verdi, poi I Democratici) 6 dicembre ‘93 all’8 gennaio 2001 (9 gennaio – 27 maggio ‘01: Commissario Enzo Mosino)

Walter Veltroni (Ds e poi Pd) 28 maggio ‘01 – 13 febbraio ’08 (14 febbraio – 28 aprile ‘08: Commissario Mario Morcone

Gianni Alemanno (PdL) 29 aprile ‘08 – 11 giugno ‘13:

Ignazio Marino (Pd) 12 giugno ‘13 – 31 ottobre ’15 (1 novembre ‘15 – 22 giugno ‘16: Commissario Francesco Tronca)

Virginia Raggi (M5S) dal 22 giugno ’16 ad oggi.

 Nel Municipio si sono avvicendati prima nel VII Municipio 18 giugno 2001: Stefano Tozzi (Comunisti I.); 2006: Roberto Mastrantonio (Rifondazione Comunista), rieletto poi nel 2008;

(dall’unificazione VI e VII nel V Municipio) nel 2013: Giammarco Palmieri (Pd)

e dal 2016: Giovanni Boccuzzi (M5S).

Una domanda senza risposta, 14 anni dopo

In questi ultimi anni sulla situazione del Parco, sul suo valore, sul suo futuro si sono susseguiti convegni, assemblee, visite didattiche e iniziative di protesta delle associazioni territoriali e incontri con le istituzioni delle quali tutte il nostro giornale ha fornito puntuale informazione.

“Nel progetto originario erano previsti numerosi servizi all’interno del parco, saranno mai realizzati? E quando arriveranno gli altri ettari di parco, attualmente occupati da autodemolitori e campi nomadi, il cui spostamento viene rinviato di anno in anno?”, si leggeva nel 2007 su un pannello della mostra per i 20 anni di “Abitare A”.

Sono trascorsi altri quattordici anni e la domanda è ancora valida e, purtroppo, senza risposta.


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Un commento su “Parco Centocelle: garantire sicurezza e agibilità di tutti gli ingressi

  1. Io alla lista di amministratori inconcludenti – se non delinquenti – che si sono succeduti sia in Campidoglio sia nel VII Municipio, aggiungerei anche le altrettanto disastrose amministrazioni succedutesi in Regione sotto la guida di Presidenti appartenenti ai piu’ svariati colori politici: parliamo di Storace, di Marrazzo, della Polverini e di Zingaretti.
    Che depressione.

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